Vince quasi sempre la madre
11 Vince quasi sempre la madre Affidamenti, nel90% dei casi è giudicata genitore più idoneo LI 4 DRI 4 TRI 2 DRI 6 DRI ROMA. Il «genitore più idoneo» in Italia è la madre. Nel 92,1% dei casi di separazione, infatti, in base all'articolo 155 del codice civile che prevede l'affidamento al genitore ritenuto più idoneo, a prevalere è la madre. In base agli ultimi dati Istat, che confermano una tendenza evidenziata da giudici e avvocati, i padri ottengono la custodia dei figli solo nel 6,4% dei casi. Neil'1,1% i figli sono affidati alternativamente ad entrambi i genitori, mentre nell'0,4% sono dati ad altri. Nel 1994, secondo l'Istat, su 35.992 casi di separazione e assegnazione dei figli, 33.146 sono stati favorevoli alle madri contro 2291 per i padri. Nel '93 la percentuale degli affidamenti alle madri era stata del 91,5% contro un 6,2% di custodie per i padri. Le percentuali variano leggermente per quanto riguarda gli affidamenti nelle cause di divorzio. Nel '94 i figli sono andati alla madre nell'89,8% dei casi contro un 8,6% dei padri. «Oggi sono molti i padri che, in caso di separazione, chiedono l'affido dei figli afferma l'on. Ma¬ retta Scoca, con una lunga carriera da avvocato divorzista - ma è indubbio che partono da ima posizione di svantaggio. Nella cultura e nella pratica, in Italia, il genitore più idoneo è sempre la madre. Una pregiudiziale che andrebbe rivista alla luce anche del nuovo atteggiamento diffuso soprattutto tra le nuove generazioni di padri, sempre più partecipi della vita dei figli». Secondo Maretta Scoca, inoltre, andrebbe rivisto il quadro normativo che lascia la più ampia discrezionalità di gestione al genitore affidatario del rapporto tra il figlio e l'altro genitore. «Quasi sempre, infatti, la madre tende ad escludere il padre separato dalla vita dei figli con esiti drammatici sulla psiche della prole». Per cercare di cambiare questa situazione l'associazione «Crescere insieme», con numerosi parlamentari di diversi schieramenti politici, ha presentato recentemente una proposta di legge per arrivare a modificare l'art. 155 prevedendo l'affidamento congiunto dei figli ad entrambi i genitori. Ed è sulla mediazione familiare che, secondo l'Istituto di studi sulla paternità (Isp), si deve puntare «per arrivare anche in Italia ad una cultura della separazione che attenui le sofferenze e i danni legati ai conflitti tra i coniugi». Intanto, Roma ha firmato la convenzione redatta dal Consiglio d'Europa che sancisce che anche i bambini devono essere interpellati nelle cause di divorzio. Insomma, potranno dire con chi vogliono stare: mamma o papà? [r. cri.J
Persone citate: Maretta Scoca, Scoca
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