Scalfaro a Sarajevo: «Grazie ragazzi»

Vìsita-blitz del Presidente, che ha visto Izetbegovic e i 2600 uomini del contingente italiano Vìsita-blitz del Presidente, che ha visto Izetbegovic e i 2600 uomini del contingente italiano Scalfaro a Sarajevo; «Grazie ragazzi» «Alla fine la forza del dialogo ha sempre ragione» SARAJEVO. Oscar Luigi Scalfaro ha portato ai 2600 militari italiani impegnati in Bosnia «il grazie dell' Italia». In ima visita di cinque ore a Sarajevo, la prima di un Capo di Stato della forza di pace dopo gli accordi di Dayton, Scalfaro ha incontrato le massime autorità del governo bosniaco e ha visitato le due basi del contingente italiano. Avvolto in un giubbotto militare che a stento lo riparava dal gran freddo (6 gradi sottozero), il Presidente della Repubblica ha pronunciato un discorso a Vogosca, nell'ex Hotel Biokovo, che ora ospita l'ottavo reggimento Bersaglieri. «Se questa terra ha avuto tante sofferenze - ha ricordato Scalfaro - è perché l'uomo ha rinunciato al dialogo e ha ceduto ai muscoli, che oggi sono le armi». Il Capo dello Stato ha rivolto «un pensiero» al caporal maggiore Gerardo Antonucci, morto in un'esplosione a Sarajevo, e agli altri caduti di I-For, la forza multinazionale di pace in Bosnia. «Vi è stata assegnata una zona particolarmente delicata ha osservato Scalfaro riferendosi a Vogosca, un sobborgo serbo di Sarajevo - è un atto di fiducia che le Forze armate italiane meritano per la loro storia di pace in questo dopoguerra». Il Capo dello Stato, che era accompagnato dal ministro della Difesa Domenico Corcione, ha ascoltato dal generale Agostino Pedone il resoconto dei suoi colloqui con le diverse fazioni bosniache. «Alla fine ha ragione la forza del dialogo, la pazienza del dialogo, il riprendere daccapo, infinite volte», ha commentato il Presidente, che però, in un successivo incontro, ha negato che tale battuta si riferisse alla trattativa con i partiti di questi giorni. Nell'albergo «Biokovo», dove sono insediati i militari dell'ottavo reggimento bersaglieri di Persano, il presidente ha quindi pranzato con gli ufficiali, il ministro e il capo di Stato maggiore della Difesa, ammiraglio Guido Venturoni (menù: spaghetti al pomodoro, brasato, scaloppine al vino bianco e una fetta di torta). «La splendida unione di forze diverse in un mondo dove la stessa lingua e le stesse tradizioni hanno spezzato i rapporti e determinato un disastro per ragioni di etnie» è stata più volte oggetto di compiacimento da parte di Scalfaro: «Mi piace molto vedere la vostra vicinanza nello schieramento con le forze francesi e sono emozionato nel vedere i militari portoghesi in¬ seriti in una entità italiana. Si sente l'orgoglio di questa presenza italiana, e questo è merito di ciascuno di voi. Vi seguo ogni giorno attraverso le relazioni che mi vengono fornite - ha assicurato Scalfaro - e vi dico un grazie veramente carico di affetto, di riconoscenza, di augurio. Grazie m, per l'intelligenza e j|l l'accortezza con PIL cui fate le cose». Intelligenza e accortezza ancor più necessarie in questi giorni, in cui il contingente italiano ha appena sostituito quello francese nel servizio anti-cecchini in città. Ancora ieri un cecchino era stato ucciso ed un al- ., tro catturato dai militari di Parigi in un quartiere serbo. Nella sua breve visita, Scalfaro ha incontrato il presidente bosniaco Ilijia Izetbegovic, il presidente della Federazione croato-musulmana, Kresimir Zubak, il suo vice Ejup Game e il presidente del consiglio dei cittadini serbi di Sarajevo, Mirko Pejanovic. Prima di Vogosca, il Capo dello Stato aveva visitato pure l'altra base italiana, nell'ex ospedale pediatrico di Sarajevo, dove il comandante del contingente italiano, generale Agostino Pedone, gh aveva illustrato l'attività dei militari italiani. [e. st.] tale battuta si riferisse alla trattativa con i partiti di questi Venturoni (menù: spaghetti al pomodoro, brasato, scaloppine al vino bianco e una fetta di torta). to vedere la vostra vicinanza nello schieramento con le forze francesi e sono emozionato nel vedere i militari portoghesi in¬ to, di riconoscenza, di augurio. Grazie m, per l'intelligenza e j|l l'accortezza con PIL .,

Luoghi citati: Dayton, Italia, Parigi, Sarajevo