Mezza Italia spiata al cellulare

Indagine estesa ai pirati della criminalità informatica. Rapporti internazionali? Indagine estesa ai pirati della criminalità informatica. Rapporti internazionali? Mezza Italia spiata al cellulare Intercettate anche Finanza e Difesa ROMA. C'erano anche alcuni telefonini della Consob, l'organismo di controllo delle operazioni di Borsa, fra quelli clonati e forse intercettati sui quali sta indagando la procura di Roma. E poi, sembra, quello del comandante generale della Guardia di Finanza Berlenghi, dei carabinieri Federici, di aziende che operano in rami delicati come quello degli armamenti: l'Alenia, ad esempio, in continuo contatto con il ministero della Difesa. Adesso i magistrati si ripromettono di analizzare più attentamente i periodi in cui le clonazioni sono state scoperte e denunciate, per verificare se l'intromissione di estranei su linee telefoniche considerate «eccellenti» e «a rischio» sia dovuta ad una vera e propria attività di spionaggio piuttosto che ad una semplice truffa econòmica. «Nelle operazioni portate a termine nei mesi scorsi sulle clonazioni abbiamo scoperto l'impiego di apparecchiature molto sofisticate in uso all'estero, che possono certamente essere servite per le intercettazioni», dice uno degli inquirenti che sta conducendo l'indagine. Il riferimento è al materiale sequestrato nel corso di altre operazioni, tra cui particolari tipi di scanner che sarebbero in grado, oltre che di clonare gli apparecchi cellulari, anche di carpire le conversazioni effettuate su quelle linee telefoniche. Inoltre, il ritrovamento di archivi dove i numeri «seriali» (una sorta di codice segreto che consente ad ogni telefonino di funzionare) erano catalogati secondo categorie ben precise utenze, famiglie, società e altro - ha fatto nascere il sospetto che ci sia un'organizzazione in¬ tenzionata a programmare l'attività su larga scala. Una persona, sulla cui identità e funzione viene matenuto il massimo riserbo, è già stata individuata e tenuta sotto controllo, nella speranza che si possa risalire a qualcosa di più concreto. Indagini e approfondimenti verranno condotti anche nel mondo degli hackers, i pirati della criminalità informatica, sui quali polizia e magistratura hanno messo gli occhi da tempo. Si tratta di una categoria che lavora più che altro con computer ed elaboratori elettronici, ma che è perfettamente in grado di clonare i telefoni cellulari. Per adesso le indagini in questo campo hanno rivelato che la duplicazione dei telefonini serve per allacciarsi a linee telefoniche altrui e risparmiare sulle spese dei collegamenti attraverso i modem, ma ora si cercherà di capire se tanta competenza tecnica è stata messa anche al servizio del Grande Orecchio che sembra stia spiando mezza Italia. Allarmati dalle notizie che arrivano dai magistrati, anche i politici hanno deciso di affrontare il problema. Il deputato di Forza Italia Gianfranco Miccichè ha presentato un'interrogazione parlamentare ai ministri dell'Interno e delle Poste nella quale si chiede conto delle intercettazioni clandestine scoperte negli ultimi tempi. «Sapere chi le ha effettuate e in danno di chi - spiega l'esponente siciliano di Forza Italia - può servire a chiarire uno scenario italiano di grande interesse. E questa è anche la circostanza opportuna per rivedere le norme a tutela della riservatezza prevedendo un pesante inasprimento delle pene». [r. r.] La procura di Roma «Scoperto l'impiego di attrezzature molto sofisticate in uso all'estero» Fra i telefoni «clonati» anche quelli dei comandanti della Guardia di Finanza Berlenghi (a sinistra) e dei carabinieri Federici (sopra)?

Persone citate: Federici, Gianfranco Miccichè

Luoghi citati: Italia, Roma