Brodskij sepolto in patria

Lo chiede Eltsin Brodskij sepolto in patria Lo chiede Eltsin -7-| MOSCA jl DESSO che è morto, la il patria lo rivuole. Iosif ri Brodskij, il grande scrit*• *| tore russo (premio Nobel nel '87), scomparso domenica scorsa a New York, rientrerà forse nella patria che lo aveva scacciato tanti anni fa e nella quale non aveva mai voluto tornare, nemmeno dopo la caduta del comunismo. Il presidente Boris Eltsin e il premier Viktor Cernomvrdin hanno chiesto ieri che la salma dello scrittore venga sepolta con solenni onori a San Pietroburgo, la città dove il poeta era nato il 24 maggio 19,40. Secondo il portavoce presidenziale Sergeij Medvedev, Eltsin «ha accolto con dolore la notizia della morte del poeta, e ha proposto di pubblicare in Russia una edizione speciale in due volumi delle sue opere». Anche le autorità comunali di San Pietroburgo avevano annunciato l'altro giorno l'intenzione di pubblicare la raccolta delle poesie di Brodskij e di porre una targa commemorativa sulla sua casa natale. L'iniziativa di Eltsin fa seguito all'appello rivolto da un gruppo di intellettuali e sottoscritto fra gli altri dal ballerino Mikhail Baryshnikov e dal poeta Evgeny Rein. Il gruppo chiedeva al Presidente di usare tutta la sua influenza affinché si compisse la volontà espressa dal poeta di essere sepolto nella sua terra, e per discutere di questa possibilità aveva già preso contatto con la vedova di Brodskij, che vive a New York. La stessa richiesta era già stata rivolta fin da lunedì, all'indomani della scomparsa di Brodskij, dalla deputata russa Galina Starovoitocz, amica di lunga data dello scrittore, che aveva fatta pervenire un messaggio al comitato che si occupa dei funerali del premio Nobel negli Stati Uniti. Il portavoce Medvedev ha fatto sapere ieri che il Cremlino ha deciso di accettare e sostenere la richiesta degli scrittori e intellettuali russi «nel rispetto del testamento letterario di Brodskij». [s. e]

Luoghi citati: Mosca, New York, Russia, San Pietroburgo, Stati Uniti