Marocchino ucciso a bastonate

Da molti anni in Italia, era un commerciante: «Sono stati dei naziskin» Marocchino ucciso a bastonate Da molti anni in Italia, era un commerciante: «Sono stati dei naziskin» Difende i figli al bar, lo aggrediscono in quattro ROMA DALLA REDAZIONE Ibn Rida Salah, 37 anni, venditore ambulante di origine marocchina, è l'ultima vittima di un razzismo cieco, ottuso e violento. E' morto ieri al Regina Elena di Roma, dopo un'agonia in coma durata tre giorni. Domenica sera è stato selvaggiamente pestato da quattro energumeni sul litorale nei pressi di Tor San Lorenzo presso Tor Vaianica, poco a Sud di Ostia. Uno di loro gli ha fracassato la testa a colpi di bastone. I carabinieri di Anzio stanno indagando, alla ricerca del movente. La vicenda ha ancora molti lati oscuri. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, domenica sera Ibn Rida Salah si trovava in un bar del litorale con i suoi due figli di 15 e di 17 anni. Il padre è seduto in una saletta a guardare la televisione, i due ragazzi stanno osservando un videogioco. Ad un certo punto entrano nel bar quattro uomini. Li capeggia Marco Francesconi, pluripregiudicato e agli arresti domiciliari. Si avvicinano al ragazzo quindicenne e il Francesconi gli chiede una sigaretta. Ma appena il ragazzino risponde che non fuma vola uno schiaffo. Il fratello maggiore, poco distante, va a chiamare il padre. Ibn Rida Salah si avvicina agli aggressori e chiede il perché di quella violenza. Per tutta risposta i quattro lo spingono fuori dal bar. Scoppia una lite furibonda, durante la quale il commerciante marocchino ha la peggio: Francesconi gli spacca la testa a bastonate, lasciandolo a terra nel suo sangue. Nessuno interviene in sua difesa.. A farlo trasportare all'ospedale sono i carabinieri di Tor San Lorenzo, che arrestano il Francesconi, denunciano due aggressori e si mettono immediatamente alla ricerca di un terzo aggressore, che è riuscito ad allontanarsi prima di essere arrestato. «Conoscevo Salah da almeno dieci anni - spiega l'aw. Amleto Coronella di Latina che assisterà i figli di Salah. - Era una persona bravissima, che ha vissuto sempre onestamente e che voleva portare tutta la famiglia in Italia. A me risulta che ad aggredirlo sono stati almeno in otto e che nessun avventore del bar, che pure hanno assistito alla lite, ha fatto nulla per evitare la tragica conclusione di quell'aggressione». In quanto alla matrice di questo gravissimo episodio Coronella hoft ha dubbi: «Quelli sono naziskin e il pestaggio è stata la punizione a Salah per aver reagito civilmente ad un atto di prepotenza». All'inizio i carabinieri avevano pensato ad una semplice lite. Anche perché il figlio quindicenne di Salah che ha ricevuto lo schiaffo, sconvolto dalla dinamica e dalla violenza dell'aggressione, si è chiuso in un doloroso mutismo. Ma poi l'episodio è uscito dai confini della cronaca locale. Tredici parlamentari di Rifondazione comunista, Pds, Verdi, Ppi, Comunisti unitari. Patto Segni e Forza Italia hanno firmato una preoccupata interrogazione al Ministro dell'Interno, sottolineando il carattere razzista della brutale aggressione. In una nota diffusa ieri pomeriggio l'ambasciata del Regno del Marocco a Roma ha denunciato con forza (d'aggressione intollerabile e il comportamento inqualificabile di un gruppo di cittadini italiani nei confronti di un cittadino marocchino noto per essere un commerciante onesto e tranquillo». E dopo aver ricordato che «l'aggressione è avvenuta in seguito ad una semplice protesta verbale di Ibn Rida Salah nei confronti di un cittadino italiano che aveva malmenato uno dei suoi figli», l'ambasciata «resta fiduciosa in sollecite azioni da parte delle autorità italiane». Lite per futili motivi degenerata in tragedia oppure una vera e propria spedizione punitiva da parte di un gruppo di naziskin? «I contorni di questa storia li capiremo meglio solo nei prossimi giorni - dice Pietro Saviotti, il magistrato della Procura di Roma al quale è stato affidato il caso e che già qualche anno fa si è occupato di un grave caso di intolleranza razziale nella Capitale -. Le indagini sono in corso é gli inquirenti non stanno trascurando nulla. Per il momento il movente razziale non può essere escluso». [r. r.] Un venditore ambulante extracomunitario è stato picchiato a morte in un Comune del litorale romano

Luoghi citati: Anzio, Italia, Latina, Marocco, Roma