«A Bangkok l'Italia ponte tra Europa e Asia»

Major paladino di Maastricht La troika Ue prepara l'appuntamento di marzo: «Il futuro della nostra economia è a Oriente» «A Bangkok l'Italia ponte tra Europa e Asia» La Agnelli sul vertice: grande occasione per il nostro Paese ROMA. L'Italia fa da ponte tra l'Europa e l'Asia, e guarda a Oriente con grande interesse per le prospettive di cooperazione economica, culturale, scientifica. E' questo il significato che il ministro degli Esteri Susanna Agnelli attribuisce al vertice di Bangkok, che la presidenza italiana dell'Unione Europea sta preparando in questi giorni e che si aprirà il primo marzo. «L'aspettativa asiatica di -vedere l'Europa occupare in Asia, in tutti i settori di comune interesse, uno spazio più ampio non deve essere assolutamente frustrata», ha dichiarato la Agnelli. «Come Italia, il nostro interesse per l'Asia - ha aggiunto il ministro - non potrebbe essere più grande e non si tratta solo di interessi economici, pur fondamentali, ma di allargarli anche alla cooperazione culturale e scientifica, costruendo su quell'enorme patrimonio di simpatia che la civilissima Asia ha per il nostro Paese. Le mie visite nel 1995 in India, Indonesia e Cina, sono state improntate a questa preoccupazione». L'occasione di Bangkok consentirà all'Italia - ha concluso la Agnelli - di rinsaldare rapporti che sono eccellenti con tutti gli Stati della regione, a partire da quella Thailandia che con la presidenza italiana copresiederà l'incontro del prossimo marzo, e i seguiti più immediati di questo processo di avvicinamento tra Europa e Asia». Ali incontro parteciperanno capi di governo e ministri degli Esteri dell'Ue e di dieci Paesi asiatici (i sette dell'Asean - Indonesia, Thailandia, Malesia, Singapore, Filippine, Vietnam, Brunei - più Cina, Corea del Sud e Giappone). Nell'ottica della presidenza italiana, il vertice di Bangkok (preceduto proprio in questi giorni da una riunione, a Phuket, dei dieci ministri degli Esteri dell'Asean, della Cina, del Giappone e della Corea del Sud) dovrebbe innescare un «meccanismo evolutivo» per coinvolgere nell'esercizio anche altri Paesi dell'area europea e dell'Asia-Pacifico, con particolare riferimento al sub-continente indiano. «Più che una speranza - ha affermato ieri Susanna Agnelli - è una mia convinzione che i vertici che faranno seguito a questo primo incontro di Bangkok si allargheranno all'insieme della realtà asiatica. Penso ad esempio all'India, ove la trojka europea si recherà tra breve», ha aggiunto Susanna Agnelli. Rilanciare i rapporti euro-asiatici vuol dire in primo luogo, per l'Europa, non rimanere fuori da un mercato di grande importanza e di enorme potenzialità. La commissione europea ha rilevato che l'Asia è stata già, nel 1994, il primo partner comunitario totalizzando il 23,2% dell'intero commercio dei Quindici. L'Unione Europea prevede che gli scambi con i Paesi asiatici possono raggiungere in futuro un volume superiore del 50 per cento all'attuale interscambio tra i Quindici e gli Stati Uniti. Per sfruttare queste potenzialità è necessario dare «seguiti istituzionali e concreti» al vertice di Bangkok, sia dal punto di vista politico che da quello tecnico, consolidare e sviluppare il sistema multilaterale, migliorare gli strumenti comunitari per la promozione degli investimenti, avviare un dialogo continuativo e strutturato tra le associazioni imprenditoriali. [e. st.] UNIONE EUROPEA

Persone citate: Agnelli, Susanna Agnelli