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lo staff del borgo medievale lo staff del borgo medievale Da Bagnoregio 7 giovani a Palazzo Chigi dazione culturale per il recupero di un gioiello architettonico come Civita di Bagnoregio di cui Maccanico è presidente e il banchiere Gianfranco Imperatori il deus-exmachina, e un parterre di sostenitori, da Fabiano Fabiani a Michele Tedeschi, è stata il punto di riferimento organizzativo, ma non solo, del Maccanico ridiventato consigliere di Stato. Tra un fax e una telefonata, l'autorevole presidente ogni tanto si faceva vedere nella belle sede di Roma, a Piazza Venezia. Anche se la Giordani è adusa a ricevere le alte dirigenze dello Stato e dell'industria, e perfino i principi di sangue reale, nello staff entreranno per certo due funzionari del Cerimoniale della Camera. Così, se Lorenzo Necci ha smentito la candidatura a sottosegretario alla presidenza, è improbabile che con Maccanico torni a lavora¬ re il costituzionalista Andrea Manzella, grande conoscitore della macchina dello Stato: non tanto per le voci di dissapori nel rapporto tra due grand commis che hanno lavorato di concerto nel governo Ciampi, quanto perché la carica prevederebbe la rinuncia, per Manzella, al seggio di parlamentare europeo a Bruxelles. E' probabile invece che al fianco di Maccanico torni la sua segretaria di sempre, quell'Anna Scafuri che aveva già lavorato nel team-Ciampi, e che, caduto quel governo, proprio Necci aveva portato a lavorare con sé alle Ferrovie dello Stato. L'addetta stampa Marcella Rossi, una bionda signora dal carattere ferreo, che lavora con Maccanico dall'inizio degli Anni 90, era già pronta ieri sera a filtrare le telefonate dei giornalisti. Mentre tra i papabili come portavoce si sono fatti il nome di Alfonso dell'Erario, molto legato anche lui a Necci, e di Paolo Peluffo, che aveva ricoperto lo stesso incarico per Ciampi, e che quindi con Maccanico ha già lavorato fianco a fianco. (a. ram.) Da sinistra: Lorenzo Necci e Gianfranco Imperatori