Scafaro «Ha vinto la perseveranza»

Il successore di Dini: ci sarà da lavorare, confido nella comprensione e nella disponibilità delle forze politiche Il successore di Dini: ci sarà da lavorare, confido nella comprensione e nella disponibilità delle forze politiche Staffare: «Ha vinto la perseveranza» Maccanico: subito un governo di larghe intese parlamentari roma. «Si è aperta una strada che pareva irraggiungibile», anche grazie alla «pazienza e alla perseveranza di tutti, non solo della mia», ha precisato il Presidente Scalfaro subito dopo aver conferito l'incarico ad Antonio Maccanico. Una decisione presa al termine di giornate convulse, mentre le voci sul nome del possibile successore di Lamberto Dini si rincorrevano nei corridoi di Montecitorio tra i veti incrociati espressi dalle forze politiche. Poi, intorno a mezzogiorno di ieri, l'investitura di Maccanico alla presidenza del Consiglio, comunicata da una breve nota del Quirinale. Soddisfazione da parte di Scalfaro, reduce da una crisi di governo fra le più difficili. «Permettetemi di esprimere un pensiero personale, di un vecchio parlamentare che non può che sentirsi confortato dal fatto che queste intese che ieri sono state annunciate esaltano il Parlamento - ha dichiarato -. I principi fondamentab' sono di particolare rilievo: cercare nel mondo europeo figure già esistenti, ma difendendo la tradizione parlamentare. E' un fatto di equilibrio e di grande saggezza». Il Presidente ha affermato di aver «desiderato di terminare con una certa rapidità, affinché l'incaricato possa iniziare subito il suo lavoro, lavoro che non è facile». Ne ha preso atto lo stesso Maccanico. «Sono pienamente consapevole delle gravi difficoltà che sarà necessario affrontare, ma confido nella comprensione e nella responsabilità delle forze politiche - ha dichiarato ai giornalisti -. E' mia profonda convinzione che nell'attuale momento sia interesse vitale per il Paese la costituzione di un governo fondato su larghe intese parlamentari; governo il quale, vincolato da un rapporto organico con i partiti, affronti le questioni più urgenti del Paese nel periodo necessario al Parlamento per portare a compi¬ mento le riforme istituzionali». Ancora: «Tale accordo dovrebbe avere come fine la creazione di un ordinamento di ampia autonomia regionale ispirata al federalismo e un notevole rafforzamento del potere esecutivo anche attraverso forme di investitura popolare del vertice dello Stato nel rispetto della tradizione parlamentare della Repubblica. Sarà necessario - ha detto ancora - concludere l'esame dei provvedimenti riguardanti le regole di garanzia con particolare riguardo all'informazione». «E' condizione - ha specificato Maccanico - perché da questo governo possa nascere, un serio, solido, largo accordo tra le forze politiche, partendo dalle intese annunciate e dalle convergense emerse durante le consultazioni del capo dello Stato; è necessaria una organica revisione deu'ordinamento della Repubblica previsto nella seconda parte della nostra Costituzione». Il governo che nascesse da questa intesa «avrebbe il compito di continuare l'opera di risanamento della finanza pubblica, di prendere misure per ridurre il tasso di inflazione, per attuare pienamente gli accordi sul costo del lavoro del luglio '93, di rilanciare lo sviluppo e l'occupazione, in particolare nel Mezzogiorno, per consentire un rapido ritorno al sistema monetario europeo». In sostanza, si tratta «di porre l'Italia nella condizione di svolgere un ruolo incisivo durante il semestre della sua presidenza dell'Unione e durante la conferenza intergovernativa, sull'unione monetaria, sulla-politica estera comune della sicurezza e della giustizia». «Sono sicuro - ha concluso Maccanico - che nel Parlamento esistono energie intellettuali e morali sufficienti a consentire che si possa aprire una nuova fase di crescita e di avanzamento civile e democratico della nostra patria». [r.i.] a e nr tul rioo, al a n e e rliie na a a .] » IL TOTOMINISTRI tesoro CARLO AZEGLIO CIAMPI LAMBERTO DINI LAMBERTO DINI SUSANNA AGNELLI giustizia GIUSEPPE GUARINO ANTONIO BALDASSARRE GIOVANNI MARIA FUCK finanze VINCENZO VISCO AUGUSTO FANTOZZI bilancio LUIGI SPAVENTA GAETANO RASI ANTONIO MARTINO ambiente ERMETE REALACCI politiche comunitarie funzione pubblica lavoro famiglia industria . interni infrastrutture sanità' tarami istituzionali SUSANNA AGNELLI FRANCO FRATTINI TIZIANO TREU ADRIANO OSSICINI GIUSEPPE GUARINO ANTONIO BALDASSARRE LORENZO NECCI WILLY PASINI FRANCESCO D'ONOFRIO

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