In semilibertà ricattava titolare di supermarket
In semilibertà ricattava titolare di supermarket Bloccato con un complice che chiedeva soldi In semilibertà ricattava titolare di supermarket Per continuare a godere della semilibertà, un detenuto aveva escogitato, con un complice, una doppia estorsione. Lo scopo: ottenere, oltre a 3 milioni al mese, anche un posto di lavoro. Ugo Trigila, 51 anni, che sta scontando una pena alle Vallette, era riuscito ad ottenere il provvedimento della semilibertà lavorando in un'officina, ma era stato licenziato. Per continuare a trascorrere le giornate fuori, ha contattato Danilo Contenti, 39 anni, corso Palermo 24, incensurato e l'ha convinto a ricattare Carlo P., 50 anni, contitolare di un supermercato a Barriera di Milano. Contenti a fine luglio aveva contattato per telefono la sua vittima, con la scusa di un'offerta in soldi per aiutare un'associazione che si occupa del reinserimento degli ex carcerati. Nonostante la sua insistenza, Carlo P. aveva preso tempo: «Devo parlarne con i miei soci, richiami». Alla seconda telefonata, avvenuta ai primi di agosto, la richiesta del Contenti era diventata esplicita, come le minacce: «Devi darci 3 milioni al mese, conosco bene la tua famiglia e non vorrei che succedesse qualcosa di brutto. Per i soldi, passerò io al supermercato». E così aveva fatto, presentandosi qualche giorno dopo alla cassa: Carlo P. aveva ceduto e gli aveva consegnato 500 mila lire. Ai primi idi settembre, lo sconosciuto aveva ritelefonato: «Tornerò a prendere i 2 milioni e mezzo che ancora mi devi: 500 mila non bastano. E oltre ai soldi, devi anche assumere un mio amico». A questo punto Carlo P. si rivolge ai carabinieri della compagnia Oltredora, che il 15 novembre arrestano Danilo Contenti nel supermercato mentre riscuote i soldi. Le successive indagini portano all'arresto di Ugo Trigila, il mandante dell'estorsione, ancora in attesa del lavoro.
Persone citate: Barriera, Carlo P., Danilo Contenti
Luoghi citati: Milano
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