Torino 4 ore sotto i riflettori del mondo
Tutto pronto per l'evento musicale e mondano dell'anno: ci sarà anche la nipote del compositore Tutto pronto per l'evento musicale e mondano dell'anno: ci sarà anche la nipote del compositore Torino, 4 ore sotto i riflettori del mondo Mie 21 (con diretta tv) la «prima» della Bohème Libri, succhi di frutta e telefoni staccati per il Tenorissimo. Due passi in via Roma «giusto per stemperare la tensione» per Mimi-Mirella. E un mercoledì «molto più lungo di 24 ore» per un Castellani alle prese con i vigili del fuoco in sciopero: promettendo di farsi avvocato delle loro rivendicazioni, il tenace Valentino li ha convinti a rinunciare a un'ora di sciopero, salvando lo spettacolo. E la paga di quell'ora di lavoro andrà per la ricostruzione della Fenice. L'unico a rimetterci è il povero Rutelli: impegnato stamane a Roma, poteva raggiungere Torino soltanto in aereo, ma con i pompieri in agitazione non si vola. Resterà a casa. In compenso ieri è arrivata Simonetta Puccini, nipote del compositore. A mezzogiorno, avvolta in una sobria giacca di visone, ha partecipato alla cerimonia di intitolazione del Piccolo Regio a nonno Giacomo. Lei s'è commossa, nel veder scoprire la targa in plexiglas e bronzo. E il sindaco ha definito il tributo «un riconoscimento doveroso, ma tardivo». Ieri sera è noi giunta pure la nipote di Tosca.. !ni, Emanuela Castelbarco. A TEATRO M NONNO GIACOMO. Simonetta Puccini osserva i cimeli della mostra nel foyer: bozzetti d'epoca, fotografie della «prima» del 1896, l'attrezzeria. In Italia ci sono altri due teatri che portano il nome di suo nonno, ma Simonetta è felice «sia per l'intitolazione, sia per quanto la città sta facendo per festeggiare il centenario della Bohème». Non vuole essere fotografata da sola, ma soltanto di fronte a qualcosa che racconti il genio di Giacomo Puccini: «E' lui il protagonista, io detesto fare la diva». E non vuole raccontare che cosa indosserà stasera: «Sono sciocchezze, siamo qui per la Bohème, non per una sfilata di moda». LE MISE. Eppure si prevede il massimo sfoggio di abiti da gran sera. L'atelier della Sanlorenzo, sarta della haute torinese, ha lavorato a testa bassa per settimane. Tra le clienti, la Tessore. Colori dominanti il nero, il marrone, il bronzo. Nicoletta Mantovani, accompagnatrice di Pavarotti, ha scelto l'arancione. Alcune dame in vena di understatement cavano dagli armadi abiti firmatissimi, ma d'epoca: tipo la signora che stasera richiamerà in servizio un Ferré del '90, appartenuto a Milva. NEI PALCHI. Palco reale con un'assenza illustre: il senatore Norberto Bobbio doveva sedere al fianco dei ministri Corcione e Susanna Agnelli, del sindaco Castellani e del presidente della giunta regionaie-Ghigo. Ma il professore è reduce da una caduta e non può salire le scale: gli hanno trovato un buon posto in platea. L'infaticabile ufficio stampa, e il sovrintendente in persona, si sono sbizzarriti nel sistemare gli altri invitati di lustro nei vari palchi secondo affinità elettive o politiche: Luciano Violante condividerà il numero 2 con il presidente del Consiglio comunale Domenico Carpanini, ma anche con il presidente del Consiglio regionale, il buttiglioniano Picchioni; al numero 17, alla faccia della cabala, andrà il procuratore capo di Milano Borrelli con il sindaco di Cata¬ nia Bianco e il giudice Vercellone; al 6 andrà Formentini. La famiglia Agnelli sarà rappresentata, oltre che dal ministro Susanna, da Giovanni, Marella e Allegra. Mancherà Umberto, trattenuto con Cantarella e Galateri da impegni di lavoro. IL CICCO DEL SORTEGGIO. A proposito di ospiti: il Regio ha dato al Comune appena venti biglietti, e all'ingegnoso Valentino Castellani è venuta un'ideona: sorteggiare i posti disponibili fra i capigruppo. Primi estratti sulla ruota di Torino-Palazzo di Città, Emanuela Rampi, Pietro Molino e Chiara Acciarini stasera si godranno la «Bohème». Due posti anche per i deputati Diego Novelli e Michele Vietti, mentre tra gli assessori regionali l'unico invitato è Leo, re- sponsabile della Cultura. FIRMI Fuori dal Regio resteranno quelli dei Club Pannella con i loro banchetti: raccolgono le firme per mettere in stato d'accusa Scalfaro, sperano di trovare proseliti fra il pubblico della «prima». CHI PACA? Saranno quasi trecento i commensali del banchetto d'onore a Palazzo Barolo, dopo lo show, preparato da Daturi & Motta. Mazzi di rose rosse sul tavolo di Pavarotti e della Freni, bouquet di peonie (come per la prima del 1896) sugli altri deschi, quindici portate, cantina eccellente. Un cornicino, occhio e croce, sui 25 milioni. Chi paga? Ufficialmente la bella serata è «offerta dal Teatro Regio e dalla Città di Torino», ma ieri il sindaco Castellani ha ribadito che i soldi li sborserà il Regio. Dall'ente lirico, caute dichiarazioni: «Non è ancora deciso, ci metteremo d'accordo poi». Poi. Gabriele Ferraris Emanuela Minucci Ieri il Piccolo Regio e stato intitolato a Giacomo Puccini I NUMERI DI MIMI' 91 Orchestrali 9 Solisti 74 Coristi 907 Spettatori abbonali 200 Paganti stranieri 400 Paganti italiani 130 Invitati 100 Giornalisti 110 mila lire Biglietto meno caro 250 mila lire Biglietto più (aro 600 milioni costo della scenografia 35 milioni cachet di Pavarotti e Freni 250 Invitali alla cena post-primo 20 Dipendenti Rai per le dirette
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