Autostrade francesi un esempio per noi di Giulio Mangano
Come migliorare traffico e sicurezza Come migliorare traffico e sicurezza Autostrade francesi un esempio per noi Tra Rodano e Alpi nuovo sistema per trasmettere dati in tempo reale PARIGI. Sono centinaia i chilometri di autostrade (ma anche di strade nazionali e regionali) che ogni anno, in Francia, vanno ad aggiungersi alle migliaia già in uso. Nel '96 altri 352 km (102 senza pedaggio) saranno messi in esercizio e ancora 242 km a pagamento nel '97, 264 nel '98 e 306 nel '99. Intanto i tratti esistenti vengono aggiornati e resi più efficienti. E' il caso dell'imponente opera di aggiornamento del sistema nervoso delle autostrade gestite dalla società Area. Una rete di 368 km che interessa cinque dipartimenti e le arterie A 41 (Grenoble-Annecy), A 43 (Lione-Albertville via Chambéry), A 48 (Lione-Grenoble) e A 49 (Grenoble-Valènce), "nella regione che si estende fra Rodano e Alpi, vicino a Italia e Svizzera. La rete telematica tradizionale di questi tratti, entrata in servizio a fine '73, col crescere della quantità di informazioni si era saturata. E' stato, quindi, varato un piano di investimenti per 110 nùlioni di franchi (oltre 35 miliardi) e negli ultimi 5 anni sono stati stesi 4400 km di fibre ottiche, in grado di interconnettere sette autocommutatori e 43 stazioni di trasmissione dati per gestori e utenti. Battezzato Relais (dalle iniziali di Réseau d'Exploitation des Liaisons Area à Integration de Services), il sistema trasferisce in tempo reale dati e informazioni, trasformando cifre e avvisi in impulsi luminosi, trasportati dalle fibre ottiche, per venire nuovamente riconvertiti, all'arrivo, in segnali elettrici. Risultato: per coprire i 150 km che separano le stazioni di Lione ed Albertville, le «notizie» impiegano ormai meno di un millesimo di secondo. Per 24 ore su 24 le fibre ottiche veicolano, letteralmente alla velocità della luce, tariffe ed esazioni dei pedaggi, conteggi, notizie su rallentamenti, incidenti, condizioni meteo, informazioni sulle segnalazioni e sui pannelli a messàggio variabile, manutenzione e ogni eventuale imprevisto. Come più di 200 pagine di testo al secondo. A beneficiare dell'innovazione non sono soltanto i circa 500 utilizzatori diretti - stazioni di pedaggio e operatori di pronto intervento, colonnine di Sos piazzate ogni due km, ripetitori radio del circuito di comunicazione locale destinato ai mezzi di soccorso - ma soprattutto gli automobilisti. Che, mentre ottengono tempestive e utilissime informazioni tanto dai pannelli luminosi a messaggio variabile, che dalle trasmissioni radio in modulazione di frequenza e Rds, vengono sorvegliati e gestiti da 80 telecamere che monitorizzano i punti critici: gallerie, svincoli e passaggi prossimi ai-centri urbani. I segnali video, digitalizzati e compressi, vengono inviati, attraverso le fibre ottiche del sistema Relais, al Cesar: un elaboratore che consente agli operatori interventi tempestivi in presenza di situazioni di pericolo o di semplici difficoltà di circolazione. Con una capacità di trasmissione di 8 milioni di bytes al secondo sulle dorsali portanti, il sistema Relais potrà accettare nuovi carichi di lavoro. Non richiederà altri investimenti, cioè, per alcune decine di anni e quando ciò si renderà necessario, basterà potenziare alcuni particolari e non tutta la rete. Anche perché l'impianto è stato progettato bene: in vista di future esigenze si è deciso di passare già oggi fasci di fibre ottiche che consentano carichi di lavoro praticamente illimitati. Per ora 3 delle 4 guaine che racchiudono le fibre non vengono utilizzate. Un buon esempio per l'Italia. Giulio Mangano
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