Gm e Opel avanti di Corsa di Michele Fenu
Gm e Opel avanti di Corsa Gm e Opel avanti di Corsa In 8 anni investiti5 mila miliardi di lire SAN PAOLO DAL NOSTRO INVIATO General Motors e la sua filiale europea Opel avanti di corsa sulla via della globalizzazione. Di corsa in senso figurato e in senso reale, perché proprio la Corsa, la berlina compatta nata nel 1993 in Germania, è il modello scelto da Detroit per attuare le sue strategie produttive e commerciali nel mondo. «La GM - aveva detto il presidente Jack Smith in gennaio a Detroit deve diventare un costruttore veramente internazionale». Un piano ambizioso, che ha comportato una ristrutturazione del colosso Usa a livello organizzativo e che ha diviso il mondo in vari settori, principalmente Nord America, Europa, America Latina e Asia-Pacifico. Uno dei cardini è, appunto, la Corsa e un altro/guarda caso, è proprio il Brasile. «Siamo qui dal 1925 - spiegano i managers della GM do Brasil - e vogliamo crescere in questo Paese e in questo Continente». Il Brasile, dunque, come testa di ponte, anche se a Detroit non sottovalutano le prospettive dell'Argentina, tan¬ to da aver deciso di costruirvi una fabbrica che a fine '97 awierà la produzione di 84 mila Corsa all'anno. Un investimento da 300 milioni di dollari. Ma poca cosa rispetto ai dollari spesi in Brasile: dal 1991 al '98 saranno 3 miliardi, qualcosa come 5000 miliardi di lire. E non basta. «Stiamo discutendo in questi giorni se aprire un nuovo impianto per la Corsa nel Sud del Paese». Oggi la GM do Brasil, che ha una capacità produttiva di 390 mila veicoli all'anno e 21.500 dipendenti, possiede due stabilimenti, uno a San Gaetano do Sul, nell'area della grande San Paolo, e uno a San José dos Campos, a 100 chilometri dalla città, più una bella pista di prova a Cruz Alta, la più vasta del Sud America. Il primo, che ospita anche un centro di ricerche collegato con quelli in Germania e negli Usa, sforna vetture Omega, Vectra, Monza (la venerabile Ascona) e Kadett. Quello di San José, più moderno e immerso nel rigoglioso verde dei Tropici, fabbrica autocarri di tipo medio, il fuoristrada Blazer, il pick-up S10 e, soprattutto, la Corsa, che qui e in generale nell'America Latina viene commercializzata non con il marchio Opel ma con quello Chevrolet, più conosciuto. Questo impianto, che ha due fonderie e tre fabbriche di motori, è una efficiente realtà industriale con 11 mila dipendenti (1000 dollari lo stipendio medio mensile, un modesto tasso di assenteismo del 3%, una produttività di 30 auto per addetto) e un ritmo di 850 Corsa al giorno. «L'anno scorso dicono quelli della GM - ne abbiamo vendute oltre 150 mila, tutte in Brasile, ma il mercato ne vorrebbe di più». Anche per la prospettiva di esportare la Corsa negli altri Paesi del Mercosul. La compatta, che viene altresì costruita in Spagna, Germania e Messico (e quando partirà l'impianto argentino se ne faranno 1 milione all'anno), è prodotta a San José dagli inizi del '94. Ma non solo nelle versioni a 3-5 porte che conosciamo in Italia. Qui hanno sviluppato una tre volumi a quattro porte un po' goffa e un delizioso pick-up, che potrebbe piacere anche in Europa. Motorizzazioni di 1000,1400 e 1600 ce, prezzi che possono variare da 9 a 20 mila dollari, a seconda degli accessori (l'impianto di aria condizionata è indispensabile per non soffocare). C'è pure un po' di Italia a San José: i cento e passa robot che assicurano l'indispensabile automatizzazione sono della Comau. «Ci forniamo da chi ci garantisce i prodotti migliori» dicono alla GM do Brasil, dove il problema di avere una rete di partners efficienti è assai sentito, tant'è vero che, non avendone ancora trovato uno valido, sono costretti a farsi i sedili in casa (solo il 60% delle componenti vengono comprate fuori). Certo, c'è molta Voglia di fare, sulla spinta dei messaggi che arrivano da Detroit. «Il Mercosul - affermano in GM - è un'area di sicuro avvenire, con 200 milioni di abitanti e un prodotto interno lordo che sfiora gli 800 miliardi di dollari. Con la Corsa, che è davvero un'auto mondiale, abbiamo la possibilità di sfidare Volkswagen e Fiat». Già, e la Palio? «Sarà una bella lotta» rispondono a San Paolo. E vinca il migliore. Michele Fenu
Persone citate: Campos, Corsa, Cruz, Jack Smith
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