le verità di Maltagliati di Claudio Giacchino

Serena autocritica del difensore che ha fallito 3 gare di fila TOSINO Serena autocritica del difensore che ha fallito 3 gare di fila le verità di Maltagliati «Non ho giocato male a causa della zona: la facevamo anche con Sonetti Però prima c'era uno spirito diverso, qualcuno era contro l'allenatore» TORINO. Ma come, si gioca a volley e non lo vogliono? Proprio lui, Roberto Maltagliati, che all'Olimpico contro la Lazio ha dimostrato d'essere un grande della schiacciata, viene emarginato quando si tratta di svagarsi con il volley. Però non se la prende, ride di sé, di quel pallone colpito di mano che a Roma costò la vittoria, almanacca tranquillo: «Fanno bene i compagni a lasciarmi da parte, sono un pallavolista scadente». Beato Maltagliati il Candido: sì, qualsiasi altro, dopo quanto ha combinato nell'ultimo mese, sarebbe minimo minimo in crisi. Invece, lo stopper granata è tranquillo, parla del momentaccio con serenità e autocritica. Si può ben dire che dalla depressione che normalmente s'abbatte sul giocatore sbaglia-tutto è preservato dal candore, quel candore che lo porta a svelare che «ora nello spogliatoio c'è un altro clima, la squadra è unita. Prima, con Sonetti, era diverso, qualcuno era contro l'allenatore». Chi? «Qualcuno, niente nomi». Non equivocate: in Maltagliati non alberga lo spirito polemico, non è che il ragazzo voglia vendicarsi di Nedone, le sue frasi sono tipiche dei Candidi: spontanee, ingenue, ma veritiere, senza secondi fini. D'altronde, lo stopper non sa mentire. Neppure quando si tratta di difendere se stesso dall'accusa di essere, da qualche partita, il peggiore del Toro come dimostrano le pagelle dell'ultimo mese. Riepilogo degli errori di Maltagliati: la «schiacciata» dell'Olimpico che costò due punti; il pallone calciato da Batistuta che gli passa in mezzo alle gambe e finisce in gol, sprofondando il Toro verso la prima sconfitta dell'era Scoglio; infine, a Bari, una partita in completa soggezione di Andersson, tra l'altro marcatore della prima rete pugliese. «Tutto vero, è un momentaccio, mai accaduto d'aver sbagliato tre partite di fila. Anche se qualche attenuante credo di meritarla: sul tiro di Batistuta sono stato anche sfortunato, a Bari è indubbio che abbia giocato male, che non sia mai riuscito a prevalere su Andersson: ma lo svedese non ha mai spedito un pallone verso la nostra porta, il gol è nato da un rimpallo, non potevo farci nulla». Il candore di cui sopra spinge il 1 Roberto Maltag ati, 27 anni Nostro ad aggiungere ai personali demeriti anche l'incontro con il Piacenza vinto 4-2: «Il mio uomo, Caccia, segnò la doppietta, non si può dire che il sottoscritto abbia brillato in entrambe le occasioni. Ad ogni modo, mica ho fatto solo stupidaggini: con Parma, Milan, Cremonese sono stato all'altezza». Sicuro. Maltagliati è una colonna del Toro, quindi il suo recente, cattivo rendimento stupisce maggiormente. E, stupisce, o forse fa meditare, che coincida con l'avvento di Scoglio. Che lo stopper patisca la zona del Professore? Il dubbio è subito fugato dal diretto interessato con la considerazione che «pure con Sonetti si faceva la zona». Segue la summenzionata rivelazione su una squadra più unita dopo la destituzione di Nedone e più animata dalla voglia di vincere. Volontà che da quasi due mesi, dal Piacenza (10 dicembre) è rimasta insoddisfatta, vuoi per asperità del calendario vuoi per assenza di fortuna. Domenica, con il Padova, sai la delusione se tale voglia rimarrà ancora inappagata. Guai a dirlo a Scoglio, ottenete in risposta 10 sbuffante: «Se non vinceremo stavolta sarà per un'altra». Argomentazione fatta propria dalla truppa, e anche dal nostro Candido che, ripètendo pari pari 11 verbo del Professore, spiega: «Non carichiamoci di ansie, se ne faremo tre di punti con il Padova bene: diversamente, nulla d'irrimediabile, li faremo successivamente». Padova uguale Vlaovic, 7 gol in 8 partite. E Vlaovic dovrebbe finire nella zona di Maltagliati: «Mai affrontato, brutto cliente, speriamo di non continuare a collezionare figuracce». Fine della conversazione, il difensore deve andare a tavola, già incombe l'allenamento del pomeriggio. «Abbiamo cercato di scansarlo, buttando lì "Mister, nevica, fa freddo, non sarebbe meglio chiudere con stamattina?" ma niente, lui ha detto che c'è sempre la palestra e dunque, tanto per cambiare, stiamo tutto il giorno a Orbassano. Vabbé, intanto ormai siamo abituati». E così, nel pomeriggio, i titolari faticano mentre riserve e Primavera vincono 3-2 (gol di Bernardi, Mezzano e Dionigi) sui dilettanti del Giaveno. Claudio Giacchino 1 Roberto Maltagliati, 27 anni

Luoghi citati: Bari, Lazio, Orbassano, Padova, Parma, Roma, Torino