E Matarrese paga il sì di Marco Ansaldo

Il presidente federale fa tacere i dissidenti a suon di miliardi Il presidente federale fa tacere i dissidenti a suon di miliardi E Matarrese pqga il sì Oggi il bilancio passa? FEDERCALCIO CE* BATTAGLIA P1H LE QUOTE PEL TQTO&OL ROMA DAL NOSTRO INVIATO Il Totogol è l'ultima trappola nella quale può ancora cadere Matarrese, che oggi presenta il bilancio preventivo della Federcalcio per il 1996 in cui è compreso il rinnovo del contratto a Sacchi. Abete e Giulivi, presidenti della C e dei Dilettanti, sono più che mai decisi a chiedere conto della ripartizione dei proventi del nuovo gioco che in un anno e mezzo ha ottenuto una popolarità superiore alle attese. «Noi possiamo difenderci soltanto appellandoci al rispetto delle regole - dice Abéte -. E allora Matarrese deve dirci se si era impegnato a versare l'intera quota ai club di A e B, come sostiene Nizzola. In questo caso non potremmo pretendere niente, ma il presidente dovrà spiegare come ha potuto toglierceli senza interpellarci. In caso contrario chiediamo che il 6 per cento sul Totogol sia suddiviso tra tutti com'è con il Totocalcio». Una posizione che creerà qualche imbarazzo. Qualcuno non l'ha raccontata giusta. La Lega di A e B sostiene che quei soldi (72 miliardi in un anno e mezzo) le spettano per gli impegni di Pescante e Matarrese, quando in estate fu minacciato il blocco dei calendari. Nizzola può concedere alle altre Leghe un contributo (si parla di 8 miliardi) ma in nome della solidarietà e senza che si crei un diritto acquisito. Gli altri pretendono un impegno fisso e duraturo. In teoria il fronte del no può contare su 12 voti (quattro della C e 8 dei Dilettanti) su 19 (non ci saranno Boniperti e Jurlano), per cui in caso di disaccordo il bilancio sarebbe respinto e la Federazione commissariata. Ma nel Palazzo prevalgono altre logiche. A partire da quella del contentino. Ieri Matarrese si è autoinvitato al direttivo dei Dilettanti (snobbando quello della C) e ha promesso che stornerà dal Totogol un certo numero di miliardi che permetteranno di mantenere la gratuità dei campionati a livello regionale (3a categoria, juniores, amatori, calcio femminile, calcio a cinque). C'è chi gli ha detto che non si fida ma due dei consiglieri sarebbe¬ ro già passati dalla sua parte ed è possibile che alla fine tutto il movimento dilettantesco (che in termini di voti pesa più di tutti) si schiererà con don Tonino, chiudendo la partita. Anche l'assemblea straordinaria prevista per il 25 aprile per la presentazione del nuovo Statuto sarà cancellata. Insieme allo Statuto naturalmente, che scontenta tutti. Matarrese ha fatto il bel gesto di promuoverlo, tuttavia è contentissimo di viaggiare col vecchio. A meno di colpi di scena, sempre possibili. Ieri sera un incontro fra Matarrese, Abete e Giulivi è durato a lungo, e non è sembrato molto amichevole. Intanto si chiede chiarezza sull'effetto della sentenza Bosman, almeno per la serie C, che è a rischio, come la B. Chi pagherà più i miliardi per acquistare un attaccante dell'Empoli o un centrocampista del Lumezzane? I bilanci ne risentiranno. La crisi che è già forte sarà acuita. «Io vedo il rischio, tanto più quando il parametro sarà abbattuto anche per i trasferimenti in Italia - afferma Abete -. Tuttavia la sentenza Bosman offre delle opportunità: finora i deficit erano gonfiati dagli ingaggi mantenuti alti proprio in funzione del parametro. Le società pagavano molto il giocatore per incassare di più a fine contratto. Ma spesso queste operazioni si sono rivelate fallimentari. D'ora in poi i presidenti sapranno che devono gestire i bilanci anno per anno, non ci sono più parametri da alzare e questo aiuterà a contenere i costi». L'arrivo degli stranieri può interessare anche la C? «In teoria sì. In pratica voglio vedere il tedesco o l'inglese che viene da noi a guadagnare 50 milioni. Oggi in CI c'è un tetto di 120 milioni lordi, in C 2 di 75. Chi vuole pagare di più deve offrire una fidejussione». Il rischio per Abete è un altro. «La pay-per-view: nessuno ha fatto uno studio o ha provato a sperimentare quali sono gli effetti sul sistema calcio di avere qualunque partita di serie A teletrasmessa alle 14,30 della domenica, in contemporanea con il nostro campionato. Il tifoso seguirà ancora la sua squadra in C o vedrà il Milan e la Juve? Non c'è una strategia. E io temo che molti industriali che oggi, anche per promuovere se stessi, investono soldi nelle società di C della loro zona smetteranno di farlo: non per i minori incassi, ma perché troveranno desolante fare i presidenti in realtà con gli stadi vuoti. Questo è il pericolo». Marco Ansaldo Il presidente Matarrese oggi presenta il bilancio al consiglio federale: se venisse bocciato la Figc sarebbe commissariata

Luoghi citati: Italia, Lumezzane, Roma