Asprilla capriole senza pace

Il colombiano è stato accolto con ostilità e la società inglese lo vuol rispedire al mittente: deciderà l'Uefa Il colombiano è stato accolto con ostilità e la società inglese lo vuol rispedire al mittente: deciderà l'Uefa Asprilla, capriole senza pace IlNewcastle non lo vuole più, Parma nemmeno PARMA. Asprilla viaggia come un pacco postale, il suo destino è incerto: da Newcastle (dove sperava di risorgere sul piano sportivo) potrebbe essere rispedito al mittente. Ma il Parma non vuole più il bomber bizzoso dalla capriola facile, non ha nessuna intenzione di perdere i 17 miliardi pattuiti e minaccia di chiedere un arbitrato all'Uefa per tutelare i propri interessi. Solo Scala (almeno a parole) accetterebbe il rientro del figliol prodigo: «Le porte del nostro spogliatoio sono sempre aperte. Per tutti». Non è granché, per l'ex stella della squadra emiliana, meglio di niente. Per ora dall'Inghilterra non ci sono dichiarazioni ufficiali. Però i giornali inglesi danno per certa la notizia del «gran rifiuto» da parte del Newcastle. Asprilla ha avuto solo guai, da quando ha varcato la Manica. I tabloid scandalistici lo hanno accolto con una ostile campagna di stampa, riproponendo vecchie foto del colombiano nudo o in compagnia della pornostar Petra; il Daily Mirrar ha addirittura coniato per lui il nomignolo di «Crazy Aspro», raccontando tutte le prodezze extracalcistiche di Tino. Il Newcastle (in particolare il tecnico Keegan) è sembrato spaventato da un simile bombardamento negativo. Non è tutto. Al bomber nero è stato inizialmente negato dalle autorità britanniche il permesso di lavoro (obbligatorio, in quanto extracomunitario) a causa delle vecchie sparatorie avvenute in Colombia, che costarono ad Asprilla denunce per detenzione illegale di armi. Ora il problema burocratico pare risolto; sebbene in via ufficiosa, il ministero avrebbe garantito al giocatore il visto necessario. Ma è il Newcastle che adesso «ricusa» Asprilla, al quale aveva promesso un contratto di 4 anni (mai firmato), tentando di rinunciare ai suoi gol. E contemporaneamente ai suoi pericolosi eccessi comportamentali. Annullata, ovviamente, la prevista conferenza stampa di presentazione. Il pretesto sono le visite mediche alle quali l'attac- cante è stato sottoposto in Inghilterra. I medici le hanno giudicate poco convincenti, pare per sospetti problemi muscolari. Oppure per un vecchio intervento al ginocchio destro, al quale venne asportato un menisco nel '91, quando ancora Tino giocava in Colombia. Ma da allora il ginocchio non aveva più destato preoccupazioni. Potrebbe essere anche un tentativo, da parte del Newcastle, di ottenere uno sconto. Si prospetta una probabile, antipatica, battaglia giuridica. Asprilla, intanto, lunedi scorso è volato in Colombia. Oggi o domani dovrebbe ricomparire a Parma. Un rientro programmato, dicono in società, se non altro per motivi pratici, visto che da un giorno all'altro era partito per l'Inghilterra, fl Parma lo sottoporrà a nuove visite mediche, poi toccherà all'Uefa prendere una decisione. [m. s.) Tino Asprilla, 26 anni, arrivò al Parma nell'estate '91 ma quest'anno ha giocato poco, frenato da infortuni e litigi con Scala e con la società

Persone citate: Asprilla, Keegan, Scala, Tino Asprilla