l'auto va forte con Bravo e Brava

I/auto va forte con Bravo e Bravo I/auto va forte con Bravo e Bravo E l'Iveco (+23%) conquista terreno in Europa TORINO. Ai buoni risultati ottenuti dal Gruppo Fiat nel 1995, ancora una volta hanno contribuito in modo determinante i settori che rappresentano il vero «core business» del Gruppo. Per l'auto, il presidente della Fiat Giovanni Agnelli afferma che il gruppo ha conseguito «importanti risultati» con una crescita significativa in Europa, soprattutto al di fuori dell'Italia, «dove le vendite sono aumentate di oltre il 6%, ad un ritmo sensibilmente superiore a quello del mercato». Questo ha portato la quota europea all' 11,2% contro il 10,9% del 1994. In Italia è stata del 46 per cento contro il 45,9% dell'anno prima. I ricavi sono stati pari a 38.706 miliardi di lire contro 33.203 nel 1994 e gli investimenti di 3256 (3076 nel '94). Le vendite totali sono ammontate ad oltre 2.200.000 unità (+6,2%), che salgono a 2.300.000 se si considerano anche le società collegate in Argentina e Turchia. Nel settore auto, prosegue Agnelli - alla Punto, che è leader nel suo se- gmento e in assoluto la seconda vettura più venduta in Europa, si sono affiancate le nuove sportive Fiat Barchetta e Alfa Romeo GTV e Spider, le Lancia k e Delta HPE, l'Alfa Romeo 146 e, da novembre, la nuova Y, la piccola ammiraglia Lancia. Ma - fa notare la lettera - «l'evento certamente più significativo dell'anno è stato l'avvio della commer¬ cializzazione dei modelli Bravo fiBrava, con cui la Fiat si ripropone nel più importante segmento europeo, quello delle medie, con un'offerta al vertice per stile, confort e guidabilità», confermato dal brillante andamento degli ordini (già 170.000 a fine '95) e dal riconoscimento internazionale di «Auto dell'anno 1996», che fa seguito a quello attribuito alla Punto nel 1995. Anche il settore dei veicoli industriali (Iveco), con ricavi per 11.009 miliardi contro 8431 nel '94 e vendite aumentate del 23 per cento a 124.800 veicoli, ha notevolmente migliorato la posizione in Europa, con una quota di mercato del 18,6%, mentre New Holland (macchine agricole e movimento terra, 8147 miliardi di ricavi contro 7600 nel '94) ha positivamente controbilanciato sul mercato europeo dei trattori la sostanziale stabilità della domanda negli Usa e la pesante crisi brasiliana. In questo quadro - prosegue la lettera - tutti i settori hanno accen¬ tuato la loro spinta verso l'espansione internazionale, con particolare riguardo al Sud Est asiatico e all'America Latina. Lo dimostrano, ad esempio, gli accordi di joint venture in Cina per la produzione di 60.000 veicoli leggeri l'anno Daily (Iveco) e in Ucraina con la società Kraz, per veicoli medi e leggeri e Motorsich per costruire motori Diesel e cambi. Il 1996 vivrà poi un momento particolarmente importante sui mercati extraeuropei a conferma della nuova politica a tutto campo dell'azienda, con l'inizio della produzione della Palio, prima in Brasile e poi in Argentina, la prima «vettura mondiale» di Fiat Auto, espressamente concepita per i nuovi mercati ad alto potenziale della domanda automobilistica. Oltreché in Sud America verrà prodotta anche in Polonia, Turchia, Marocco, Sud Africa e, se si concluderanno positivamente le trattative in corso, anche in India e in Cina. Renzo Vi Ila re Paolo Cantarella Roberto Testore

Persone citate: Agnelli, Giovanni Agnelli, Paolo Cantarella, Renzo Vi, Roberto Testore