Per la Fiat un'95 da 75 mila miliardi

Il fatturato consolidato cresce del 16,6%, l'utile netto sarà di circa 2000 miliardi Il fatturato consolidato cresce del 16,6%, l'utile netto sarà di circa 2000 miliardi Per la Rat un '95 da 75 mila miliardi Ma Agnelli avverte: il '96 sarà difficile TOSINO. Un '95 chiuso in forte crescita é con «un apprezzabile recupero» per il gruppo Fiat, ma un '96 che sarà «un anno difficile» anche per l'andamento debole dell'economia internazionale. Così il presidente Giovanni Agnelli, nella sua trentesima e ultima lettera agli azionisti, traccia gli sviluppi e le prospettive del gruppo. Il preconsuntivo per D '95 approvato ieri dal consiglio di amministrazione della Fiat evidenzia un fatturato superiore ai 75.500 miliardi, in crescita del 16,ò% rispetto al '94 (a parità di perimetro, cioè senza considerare i risultati della Ceac, ceduta nel corso dell'anno) e un risultato operativo di 3400 miliardi (+27,1% rispetto ai precedenti 2676). Dati che lasciano prevedere - come già anticipato - un utile netto raddoppiato: 2000 miliardi contro i 1011 dell'esercizio '94. In particolare, per quanto riguarda il fatturato, resta dominante la posizione dei settori automotoristici. I ricavi di Fiat Auto sono cresciuti del 16,6%, quelli della Iveco addirittura del 30,6%. Tra le altre società vanno bene la Teksid (+19,8%1, la Fiat Ferroviaria (+23,5%), la Snia Bpd (+13,6%) e la Itedi(+34,3%). La redditività del gruppo è stata pari al 4,5% del fatturato, rispetto al 4,1% nel '94. Ma questo risultato sostiene Agnelli «non appare ancora del tutto soddisfacente». In particolare la redditività ha avuto un calo nei mesi estivi anche se a fine anno si è riportata sui valori medi del '95. Ecco così che l'Avvocato chiede di continuare con «le azioni di miglioramento dell'efficienza e un sempre più stretto controllo dei costi» che pure sono stati già ridotti: i costi di struttura sono infatti passati nel '95 dal 12,8% del fatturato all' 11,6%. Tra i dati positivi dell'esercizio la crescita dell'autofinanziamento gestionale, passato a 7500 miliardi dai 5700 dello scorso anno, e l'apporto del gruppo Fiat alla bilancia commerciale italiana: il saldo importexport che nell'esercizio precedente è stato di 10.700 miliardi sale infatti a 12.500 miliardi. Aumenta invece l'indebitamento netto del gruppo, che a fine dicembre '95 era salito a 2500 miliardi, con un peggioramento di 500 miliardi rispetto all'anno precedente. Un dato che la Fiat spiega sia con la necessità di approntare forti stock di vetture per il lancio di nuovi modelli e per lo sciopero delle «bisarche», sia con il proseguire dell'ambizioso piano di investimenti, che lo scorso anno ha comportato esborsi per 5400 mUiardi (+19%), a cui vanno aggiunti 2000 miliardi (+4%) in spese di ricerca e sviluppo. Per quel che riguarda la capogruppo Fiat Spa il bilancio si chiude «in forte miglioramento» rispetto al '94. Il risultato economico supererà di molto i 56 miliardi di lire dello scorso esercizio grazie all'incremento dei dividendi distribuiti dalle società partecipate che ammontano a 488 miliardi contro i 71 miliardi del '94. La Fiat ha sottoscritto aumenti di capitale per 850 miliardi, e le sue disponibilità finanziarie nette sono scese da 1761 a 1100 miliardi. Risultati di tutto rispetto per il gruppo, insomma, nonostante la frenata dell'economia nell'ultima metà del '95. Ma la lettera agli azionisti è improntata comunque a una forte cautela sul futuro: si sottolinea come sia necessario aumentare l'efficienza all'interno del gruppo, mentre le condizioni ambientali che attendono la Fiat saranno tutt'altro che buone; «Sotto il profilo della congiuntura internazionale il 1996 si prospetta come un anno difficile. Il mercato continuerà a mostrare una tendenza complessivamente stabile su bassi livelli per l'auto e non particolarmente dinamica per i veicoli industriali e i trattori». Agnelli chiede anche un allineamento dell'inflazione e dei tassi di interesse ai livelli di quelli medi europei. E specie per il costo del denaro, insiste l'Avvocato, «appare ormai maturo un primo segnale di ribasso», anche alla luce del rafforzamento della lira sulle altre valute. Ma una lira più forte significa anche che le imprese devono «mantenere sotto controllo tutti i costi per non pregiudicare la competitivita e la loro capacità di creare nuova occupazione». Ecco così che Agnelli sottolinea «due questioni che si pongono con particolare urgenza». La prima è quella relativa all'andamento del costo del lavoro. Nel '96, spiega, proseguirà la trattativa per l'integrativo aziendale nel gruppo Fiat e si aprirà quella per i contratti nazionali di categoria. L'obiettivo è allora «mantenere e rafforzare quella politica dei redditi che ha già dato importanti risultati». La seconda priorità per Agnelli è la riduzione della spesa pubblica, che avrebbe il duplice vantaggio di «frenare il continuo aumento del carico fiscale e previdenziale» sulle imprese e di rendere «più agevole il risanamento della finanza pubblica italiana». Ma contenuti a parte la lettera agli azionisti ha anche un valore simbolico, dato che è l'ultima firmata da Agnelli in qualità di presidente della Fiat. Entro marzo infatti l'organigramma del potere a Corso Marconi cambierà, con l'arrivo di Cesare Romiti alla presidenza, e la nomina di Paolo Cantarella che lo sostituirà nella carica di amministratore delegato del gruppo. E proprio ieri il consiglio di amministrazione della Fiat ha reso «ufficiali» altre due designazioni,'una delle quali già nota da tempo. Roberto Testore riempirà la casella la¬ sciata vuota da Cantarella, passando alla guida della Fiat Auto in qualità di amministratore delegato mentre il suo attuale ruolo, quello di amministratore delegato della Comau, verrà preso da Paolo Marinsek, attuale responsabile delle attività automobilistiche del gruppo in Polonia e amministratore delegato della Fiat Auto Poland. Francesco Manacorda Il consiglio designa ufficialmente Testore come amministratore della Fiat Auto Alla Comau arriva Paolo Marinsek DI ATTSVS1 RICAVI NETTI [miliardi di lire] DIPENDENTI [unità] INVESTIMENTI [miliardi di lire] 1995 1994 Var.% 1995 1994 Var.V.A. 1995 1994 Var.V.A. AUTOMOBILI [Fiat Auto] 38.70S 33.203 +16,6 114.383 119.618 - 5.235 3.256 3.076 4-180 VEICOLI INDUSTRIAL) [Iveco] 11.009 8.431 +30,6 32.875 31.510 + 1.365 300 220 + 80 MACCHINE PER L'AGRICOLTURA E IE COSTRUZIONI [New Holland] 8.147 7.600 + 7,2 18.820 19.661 - 841 203 138 + .65 PROD. METALLURGY [Teksid] 2.007 1.675 +19,8 11.975 12.142 - 167- 107 149 + 48 COMPONENT! [MagnetlMarelli] 5.876 5.267 +11.6 23.960 24.084 - 124 406 305 +101 ACCUMULATOR! [CEAc] - 1.209 N.S. - 7.073 - 7.073 56 - 56 MEZZIE SISTEMI Dl PRODUZIONE IComau Finanziaria] 1.321 1.166 +13,3 4.134 3.991 + 143 30 19 + 11 AViAZIONE [FiatAvio] 1.849 1.558 + 5,8 4.819 5.108 - 289 59 51 +8 PR0D0TTIE SISTEMI FERROVIARI [Fiat Ferroviaria] 463 375 +23,5 2.088 1.800 + 288 31 18 + 13 CHIMICA -FIBRE - BI0IN8E6NERIA [Snia BPD] 2.949 2.596 +13,6 9.018 8.653 + 365 200 166 + 34 IN6E6NERIA CIVILE [Fiatlmpresit] 712 635 +12,1 1.227 1.224 + 3 41 55 - 14 EDIT0RIA E C0MUNIC. [itedl] 630 469 + 34,3 1.368 1.265 + 103 13 29 - 16 SERVIZIFINAHZIARI [Fidis] 2.891 2.869 + 0,8 2.045 2.063 - 18 54 59 -5 ASSICURAZIONI [Toro Asslcurazioni] 2.368 2.101 +12,7 1.960 2.008 - 48 36 70 - 34 Diverse ed Elislonl (3.228) (3.312) N.S, 8.128 7.980 + 148 574 141 +433 T0TALE Dl 8RUPP0 75.500 65.842 + 14,7 0 236.800 248.180 - 11.380 5.400 4.552 + 848 (*) N.B.: +16,6% a parità di area di consolidamento. Il presidente della Fiat Giovanni Agnelli e (sopra) Cesare Romiti amministratore delegato del gruppo