La guerra di Lella secondo Baricco di Alessandro Baricco

La guerra di Leila secondo Barino Costa a Milano dal 6 febbraio La guerra di Leila secondo Barino MILANO. «Corteggio Alessandro Baricco dal '92, ima corte letteraria, s'intende». Leila Costa precisa: «Sì, perché Alessandro suscita passioni incredibui solo a pronunciare il suo nome». Per il suo nuovo spettacolo, «Stanca di guerra», che debutta al Ciak di Milano il 6 febbraio, l'attrice ha deciso di rivolgersi a lui. «Un rapporto a suon di fax: lui o è in America o a ritirare premi o comunque in giro. E' imprendibile. E io che insisto: uno, due, tre, venti fax. Finché risponde». E a quel punto? «Gli dò il tema: la guerra. Siccome tengo molto ai lavori a più voci, volevo una storia, un filo conduttore, poi sarebbero intervenuti gli altri, il regista Gabriele Vacis, Cirri e Ferrentino, Agostini e Paterlini. E io». Un'organizzazione facile? «Macché. Baricco ci ha dato il "la" con la storia di Nonno Peppino che nel '16 ha 19 anni e prima di partire per la guerra deve fare le fotografie. Tutti gli altri racconti sono partiti di qui. Peppino si chiede che faccia fa. re per la foto. E noi, ci siamo detti, che faccia dobbiamo fare di fronte alla guerra? Proviamo a raccontare questa cosa qui. Se ti avvicini all'argomento si spalancano prospettive nuove: la guerra ha anche un suo fascino, con tutti i baci dati al buio, di nascosto, mentre fuori sparano». Battute di Baricco? «Battute di tutti. Di Baricco c'è una grande verità di fondo: è il racconto, e non l'informazione che ti rende padrone della Storia», [o. p.] Leila Costa sarà al teatro Ciak diretta da Gabriele Vacis

Persone citate: Agostini, Baricco, Cirri, Ferrentino, Gabriele Vacis, Leila Costa, Paterlini

Luoghi citati: America, Leila, Milano