LA TRAMA AMORE E MORTE IN QUATTRO ATTI di S. Cap.

A LA TRAMA: AMORE E MORTE IN QUATTRO ATTI A TTOI. Parigi, inverno 1830, monarchia di Luigi Filippo. Quattro amici affrontano la vita. Rodolfo è poeta, Marcello pittore, Schaunard musicista, Colline filosofo. Non hanno un soldo. Per scaldare la soffitta, Rodolfo brucia una sua commedia, inedita. Bussano: è Benoit, il padrone di casa. Vuole l'affitto arretrato, non lo avrà. Escono tutti, Rodolfo resta per finire un articolo. Bussano ancora. E' Mimi, ricamatrice, vicina di casa: il suo lume si è spento. Entra, tossisce, si siede, sviene, Rodolfo l'assiste. Al momento di uscire, lei non trova più la chiave. Al buio, la cercano insieme, lui la nascónde, lei se ne accorge, ma tace. Le mani si incontrano: la sua è «gelida», lui non la lascerà più. Dalla strada gli amici chiamano. Loro si stan baciando. ATTO n. Quartiere Latino alla vigilia di Natale. Maschere, musica, mamme, bambini. Mimi compra una cuffietta. Ai tavoli del Caffè Momus, Marcello rivede Musetta, «bellissima signora, civettuola e provocante». E' con un vecchio barbagianni, il consigliere di Stato Alcindoro. Schermaglia d'amore a distanza con Marcello. Arriva il conto. Musetta lascia da pagare tutto ad Alcindoro. Entra la banda militare, i sei amici si dileguano, tra le ovazioni della folla. ATTO DX Spiazzo davanti a un cabaret, alla Barriera d'Enfer. Fine febbraio, neve, l'alba. Marcello e Musetta lavorano e vivono IL Mimi chiede aiuto a Marcello: Rodolfo, geloso, l'ha lasciata. Il poeta è lì. L'amico lo rimprovera, Rodolfo si dispera: Mimi è malata e non ha mezzi per curarla. Lei ascolta, e; commuove: Marcello e Musetta litigano, loro si scambia io la promessa di non lasciarsi perima della «stagion dei fior». ATTO IV. La soffitta. Mimi e Rodolfo si sono lasciati. I quattro amici mangiano pane e aringa, brindano ad acqua. Irrompe Musetta: Mimi è accasciata sulla scala, la sdraiano sul letto. Ha un desiderio, un manicotto di pelliccia. Per comprarlo Colline va a'impegnare la sua «vecchia zimarra». Mimi e Rodolfo rimangono soli: lei vuol dirgli, per l'ultima volta, che il suo amore è come il mare, «profondo e infinito». Tornano gli amici, lei si scalda nel manicotto, Musetta prega. Senza un grido, reclinando il capo, Mimi muore. Rodolfo non vuole capire. Ma quando Marcello lo abbraccia, si getta disperato sul corpo della donna amata. [s. cap.]

Persone citate: Benoit, Luigi Filippo, Musetta

Luoghi citati: Alcindoro, Parigi