La massoneria su uno spartito

Un «trio» in concerto all'Alfieri Un «trio» in concerto all'Alfieri La massoneria su uno spartito Furono molti i musicisti che aderirono a logge massoniche, attratti sia dagli ideali originari di fratellanza espressi dalle logge, sia dalla possibilità di agevolare la propagazione delle proprie opere. Nel lungo elenco - come si desume dalla ampia voce Musica massonica di Alberto Basso sulla Enciclopedia Utet La Musica - compaiono tra gli altri Lully, Rameau, Rousseau e Clementi, Viotti, Cherubini, Gluck e Clerambeault, Gossec, Piccinni, Spontini, Boildieu, Meyerbeer, Benda e Cari Philipp Emanuel Bach, Haydn, Mozart, forse Schubert e Beethoven, Riemann, Zemlinsky, Liszt, Geminiani e Salieri, il torinese Pugnani, Paganini, Boito, Puccini, Verdi, Sibelius. Una ricerca in questo «mare magnum» presenta piacevoli sorprese; e proprio per seguire un filone così ricco è nato a Torino un quartetto, dal quale ha poi preso origine il Trio Zur Wohltàtigkeit («Alla carità», «Alla beneficenza»), il nome della loggia viennese cui era iscritto Mozart. Ne fanno parte il flautista Antonmario Semolini (già allievo di Danesin e Gazzelloni, insegnante al Il flautista Anto mario Semolini Conservatorio di Torino e creatore di un metodo didattico innovativo), il violoncellista Marco Ferrari (appartenente ad apprezzati gruppi da camera, titolare di cattedra a Torino) e il pianista Mario Calisi (assai attivo anche all'estero, insegnante a La Spezia e Asti). Ferrari ha studiato al Centre Pompidou di Parigi l'integrale di otto Sonate (originariamente nove) .scritte per quel particolare organico da Muzio Clementi. E oggi alle 16 sarà possibile ascoltarle al Teatro Alfieri per i «Concerti del mercoledì». Clementi, romano di nascita e di studi giovanili, trascorse gran parte della propria vita a Londra non solo come musicista, ma anche come editore e persino fabbricante di pianoforti. Venne applaudito da tutta l'Europa come eccelso pianista e ancora oggi «vive» per le sue opere didattiche. Fu tra gli iscritti alla «Philharmonic Society», fondata nel 1813, che annoverava altri affiliati alla massoneria (come Viotti, l'impresario Salomon, l'editore Novello) e che commissionò a Beethoven la gloriosa «Nona Sinfonia». [1. o.] Il flautista Antonmario Semolini

Luoghi citati: Asti, Europa, La Spezia, Londra, Parigi, Torino