«Diamo aiuti anche ai conviventi» di Maurizio Tropeano

Il progetto di legge a Palazzo Lascaris sui sostegni alle giovani coppie Il progetto di legge a Palazzo Lascaris sui sostegni alle giovani coppie «Diamo aiuti anche ai conviventi» Forza Italia spacca il centro-destra «La Regione riconosce l'esistenza delle unioni di fatto, fondate su un legame consolidato e socialmente assunto di convivenza e solidarietà da persone di sesso diverso, predisponendo interventi di politica sociale». Recita così l'articolo 2 del progetto di legge «per il sostegno della famiglia e dei comportamenti solidaristici», presentato da Forza Italia. Un progetto firmato da sette consiglieri (Benso, Ferrerò, Grasso, Pienotto, Rachelli, Scanderebech e Toselli) che rischia di scatenare una bufera nel centro-destra. Sì perché Forza Italia ha rotto un tabù, quello della famiglia. Per questo il capogruppo azzurro, Angelo Burzi, si affretta a precisare: «Abbiamo ritenuto di non riconoscere la piena parità tra convivenza e matrimonio in quanto, pur avendo ciascuno una specifica "dignità" restano situazioni nettamente diverse». Dunque, nessuna equiparazione tra famiglia fondata sul matrimonio e quella di fatto - e alla prima è riservata la totalità dei diritti mentre alla seconda solo una parte -, ma per la prima volta un gruppo del centro-destra, con una forte componente cattolica, ha «deciso di prendere atto di una situazione diffusa» e di «predisporre specifici interventi in linea anche con le indicazioni della Corte Costituzionale». Chissà se queste precisazioni accontenteranno gli alleati. Ccd, Cdu e An, insieme a Burzi, hanno presentato un disegno di legge che esclude completamente le famiglie di fatto dagli interventi regionali di politica sociale. Una posizione che la giunta ha fatto propria con un disegno di legge presentato dall'assessore all'Assistenza Giuseppe Goglio. In più il pdl di Forza Italia si avvicina a quello presentato dal pds. La differenza? La Quercia equipara famiglie nate dal matrimonio a famiglie di fatto (compresi i gay), mentre Forza Italia riconosce ai conviventi (esclusi gli omossessuali) solo un diritto a beneficiare di alcuni specifici interventi. Il capogruppo di Forza Italia non sembra preoccupato delle polemiche: «Questo progetto è un'evoluzione di quelli già depositati. Penso che raccolga il totale gradimento del Ccd e del Cdu. In più ci sono punti - come le politiche di sostegno alle famiglie numerose - in cui An si riconosce di certo. Questa, poi, è una risposta a chi ci ha accusato di scarsa attenzione alle problematiche sociali e della solidarietà». Alle famiglie di fatto è riservato 0 titolo 3 del progetto di legge. Caterina Ferrerò spiega i «precisi confini» di questo intervento: «Sono previsti interventi per i figli delle coppie conviventi purché i genitori riconoscano il figlio. In più sono concesse anche agevolazioni per l'acquisto o l'affitto della prima casa ma solo a coppie conviventi da almeno un triennio». Ma la legge punta soprattutto a valorizzare la «famiglia come istituzione vitale e basilare per la società». Per questo alla famiglia fondata sul matrimonio viene riconosciuta la totalità dei diritti previsti. Ecco allora la previsione di assegnare «agevolazioni fiscali, contributi economici o prestiti senza interessi in favore delle fa- miglie numerose, quelle con tre o più figli anche adottivi», spiega Ettore Rachelli. Poi gli interventi di sostegno economico per l'aquisto della prima casa ma con una novità: «Abbiamo cercato - spiega Deodato Scanderebech - di favorire l'acquisto della casa da parte delle giovani coppie piuttosto che la locazione». In più la legge prevede incentivi per i soggetti privati che riservino alloggi alla vendita o alla locazione di coppie che intendano contrarre matrimonio. Infine gli interventi per una procreazione responsabile: dagli aiuti economici qualora la richiesta di interruzione della gravidanza sia basata su reali difficoltà sociali all'assunzione da parte dei Comuni della spesa totale o parziale per la frequenza del bambino in età prescolare. Maurizio Tropeano Angelo Burzi capogruppo di Forza Italia