«L'ambasciata di Lagos paghi i danni»«Parella accusa colpa loro le prostitute sotto casa» di Luciano Borghesan
Un quartiere contro gli impiegati che hanno rilasciato permessi dietro compensi Un quartiere contro gli impiegati che hanno rilasciato permessi dietro compensi «L'ambasciata di Lagos paghi i danni» Parella accusa: colpa loro le prostitute sotto casa LA CORRUZIONE E IL CITTADINO VOGLIONO chiedere i danni all'ambasciata italiana a Lagos. I residenti nelle zone occupate dalle prostitute nigeriane intendono costituirsi parte civile nei procedimenti giudiziari contro funzionari e impiegali. Mentre i corrotti incassavano, borgata Parella acquisiva sempre più l'immagine di «quartiere a luci rosse», le condizioni igieniche sono peggiorate, gli immobili hanno perso valore e gli abitanti sostengono di averci rimesso in salute. «Da tempo denunciavamo che gran parte di queste ragazze arrivavano nel nostro Paese con permessi fasulli, comprati, eppure si ò continuato ad assistere a questo indegno mercato, e noi a subirne le conseguenze», dicono i rappresentanti dei comitati spontanei. A Parella, i residenti si sono riuniti in tre-quattro associazioni. Rappresentano i condomini e gli inquilini di via Sismonda, di corso Regina Margherita, di via Pietro Cossa e di lungo Dora Liguria. Più di tre- mila famiglie. Nell'autunno scorso, un paio di sere, scesero in strada, in corteo, per protestare contro la «tratta delle nere». Una manifestazione spontanea che spinse i partiti a prendere posizione. Trovarono al loro fianco i leghisti, an, ma anche esponenti dei verdi, dei popolari e del pds. Alche per quelle denunce nella sinistra si aprì il dibattito sull'esigenza di rivedere la legge Martelli e renderla più incisiva nei controlli dei soggiorni degli extracomunitari. Parallelamente il sindaco Castellani, don Gallo (il parroco di San Salvario), Fredo Olivero, già responsabile dell'ufficio co¬ munale che si occupa degli stranieri, chiesero inchieste sull'ambasciata di Lagos. A più riprese, dichiararono che a Lagos, all'ambasciata italiana dovevano esserci connivenze ad alti livelli nel rilascio di visti. Erano troppi gli arrivi. «Il capoluogo piemontese è diventato un polo di riferimento per la prostituzione extracomunitaria. C'è un racket organizzato. Le donne vengono arruolate con l'inganno» disse il sindaco in Consiglio comunale. «Dopo la protesta, per un po' di mesi, le nostre strade sono tornate quelle di una volta. Alla notte siamo tornati a dormire e al mattino non dovevamo fare attenzione a dove mettere i piedi. Ma da un paio di settimane racconta un esponente del comitato Pellerina - sono ricomparse a decine». Sono oltre duecento le giovani che si avvicendano lungo i viali della Pellerina. Fanno i turni. Dalle 14 alle 22, dalle 22 alle 6. «Vendono l'amore» in auto, dentro il parco, sotto le finestre delle abitazioni. «Fanno i loro bisogni dietro una fioriera, vicino a un container, e buttano preservativi ovunque. Un immondezzaio. Il via vai di clienti crea rumore, trascorriamo ore insonni. Non sono danni questi?», dicono i residenti. Quella della costituzione di parte civile è una strada percorribile? L'abbiamo chiesto agli avvocati Federico Giaimo, civilista, e Gianluca Marta, penalista: «E' un percorso da verificare. Con gli articoli 91 e 93 del codice di procedura penale c'è stata un'apertura del legislatore verso la possibilità di enti e associazioni di tutelare gli interessi lesi da reati». Il Comune di Palermo, ad esempio, si è costituito parte civile nei processi contro Cosa nostra; il capoluogo siciliano ha subito danni per essere considerata la città della mafia. «Anche la circoscrizione Parella - dicono il presidente Roberto Ramella (lega nord) e il vice Giovanni Berrà (popolari) è interessata. Se sarà possibile seguiremo la via giudiziaria, e chiederemo al Comune di fare altrettanto». Intanto, gli abitanti toccati dalla «prostituzione sotto casa» hanno chiesto un incontro con prefetto, questore e comandante dei carabinieri. Insistono perché si vigili. In assenza di interventi, torneranno i cortei. Luciano Borghesan La Circoscrizione imbocca la via legale m §1 Il presidente del quartiere Parella, Ramella, e alcune prostitute
Persone citate: Castellani, Federico Giaimo, Fredo Olivero, Gallo, Gianluca Marta, Giovanni Berrà, Ramella, Roberto Ramella
Luoghi citati: Comune Di Palermo, Lagos, Liguria
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