Fiat accordo a Melfi e Pratoia Serra
Fiat accordo a Melfi e Pratoia Serra Gasca: «Il sistema partecipativo dà i primi risultati». Da domani si tratta a Torino Fiat accordo a Melfi e Pratoia Serra L'integrativo superiore del 10% alla media del gruppo NAPOLI. Prima fumata bianca nelle trattative tra Fiat e sindacati. E' stato infatti raggiunto l'accordo per gli stabilimenti di Melfi e Pratoia Serra. In base all'intesa, i 7500 lavoratori dei due stabilimenti avranno un incremento salariale legato all'andamento dell'azienda del 10% superiore a quello che verrà concordato nel rinnovo contrattuale per i lavoratori di tutto il gruppo. E' questo il primo contratto integrativo per i due nuovi stabilimenti Fiat che hanno cominciato a produrre nel '93 e che permette ai dipendenti di Melfi e Pratoia Serra di colmare parzialmente la differenza che li divide dai colleghi degli altri stabilimenti. Le Rsu (rappresentanze sindacali unitarie) di Melfi e di Pratoia Serra hanno dato all'unanimità il mandato alla delegazione di Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uilm-Uil e Fismic a chiudere il negoziato. Ieri sera i sindacati preferivano parlare di «pre-accordo» perché finché non ci sarà l'intesa per tutto il gruppo non si potrà stabilire l'ammontare effettivo del premio di competitività per i due stabilimenti. Soddisfazione è stata espressa dal responsabile delle relazioni industriali di Fiat Auto, Paolo Gasca: «Il sistema partecipativo che caratterizza i due nuovi stabilimenti - ha detto - ha dato il suo primo risultato. Questo accordo è una conferma della validità del sistema partecipativo di relazioni sindacali che abbiamo creato per Melfi e Pratoia Serra con l'apposito accordo del 1993. Al di là del merito, è stato un negoziato caratterizzato da concretezza e rapidità. Le conclusioni rispondono alle esigenze espresse dai lavoratori lasciando inalterati i margini di competitività strutturali di queste due aziende. Mi auguro che l'intesa, rapida e positiva, possa dare una spinta al rush finale per la trattativa di gruppo». Sono quattro i capitoli dell'intesa definita ieri: salario, condizioni di lavoro, qualità della vita in fabbrica, rafforzamento dei rapporti sindacali. Per il salario sono state decise maggiorazioni per i turni e i fe¬ stivi. In media ci sarà un aumento del 5% circa per l'orario 18-22 e del 10% per la domenica notturna. Sarà inoltre rivalutato il premio di competitività. Per quanto riguarda le condizioni di lavoro, la Fiat ha accettato di anticipare di qualche mese il riconoscimento delle pause di 40 minuti durante il turno di lavoro. Condizioni, queste, per arrivare alla sigla. Lo sostiene Cesare Damiano, vicesegretario della Fiom: «L'ipotesi di intesa consentirà di diminuire il differenziale salariale tra questi stabilimenti e gli altri». Per Giuseppe Cavalitto, segretario generale Fismic, «la pre-intesa è di grande rilievo perché è il primo integrativo per queste due nuove realtà e perché dovrebbe dare la spinta per concludere la trattativa generale». Roberto Di Maulo, segretario nazionale Uilm: «Proprio per questa vertenza si erano registrate le più grandi divisioni nel sindacato, ma le Rsu ci hanno dato all'unanimità il mandato a firmare». Secondo il segretario nazionale Firn Pierpaolo Baretta, «si realizza un risultato importante che fa da apripista per la conclusione delle vertenza generale di gruppo». Da domani la partita si gioca a Torino. [e. bac] Paolo Gasca responsabile delle relazioni industriali di Fiat Auto
Persone citate: Cesare Damiano, Gasca, Giuseppe Cavalitto, Paolo Gasca, Pierpaolo Baretta, Roberto Di Maulo
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