«Nixon» di Stone va o Berlino

«Nixon» di Siene va o Berlino Grandi titoli per il festival del cinema, quest'anno dal 15 al 26 febbraio «Nixon» di Siene va o Berlino Wajda, Frears e Robbinsfra i registi più attesi BERLINO. Gli ultimi film di Andrzej Wajda, Stephen Frears e Tim Robbins sono stati inseriti fra le pellicole in concorso al 46° Festival di Berlino, in programma dal 15 al 26 febbraio, nel quale, fuori concorso, verrà proiettato anche il discusso «Nixon» di Oliver Stone: lo ha reso noto ieri la direzione della rassegna, nell'annunciare gli ultimi 15 dei 29 film della sezione principale. I temi esistenziali sono al centro delle pellicole dei tre noti registi. In «Dead Man Walking» dell'americano Robbins, con Susan Sarandon e Sean Penn, una suora accompagna un condannato a morte all'esecuzione. Attorno a colpa ed espiazione ruota anche «Mary Reilly» del britannico Frears, una rivisitazione del tema Dottor Jekill e Mister Hyde in cui spiccano John Malkovich, Julia Roberts e Glenn Close. Dal canto suo Wajda («Wielki tydzien», Settimana Santa, una produzione tedesco-polacca), si occupa per la prima volta dell'antisemitismo in Polonia con un episodio dalla rivolta del ghetto di Varsavia ai tempi dell'occupazione nazista. Tra i quattro film fuori concorso c'è l'atteso «Nixon» di Stone con Anthony Hopkins nei panni dell'ex presidente americano: un riesame della storia recente degli Stati Uniti che ha già suscitato polemiche ad esempio da parte dell'exsegretario di Stato Henry Kissinger, che ha attaccato il regista. Non in competizione anche la produzione tedesca «Mutter Courage» di Michael Verhoeven sui ricordi del drammaturgo George Tabori e «Toy story» di John Lasseter. Fra gli altri film in concorso e annunciati ieri, «From Dusk Till Dawn» dell'americano Robert Rodriguez con Quentin Tarantino protagonista e sceneggiatore, e il grandioso affresco del diciassettesimo secolo «Restoration» del britannico Michael Hoffmann con Hugh Grant. Vi sono poi «Faithful» di Paul Mazursky (Usa) con Ryan O'Neal e Cher. Completano il quadro due produzioni scandinave (una è firmata da Bo Wideberg, «Lust Och Fagring»), due cinesi, una tedesco-ungherese e una australiana, [s. n,] Cher protagonista di «Faithful», il filrr di Mazursky in concorso al Festival di Berlino. Con lei recita pure Ryan O'Neal

Luoghi citati: Berlino, Polonia, Stati Uniti, Usa, Varsavia