«Prezzi giornali poca concorrenza»«ma gli editori contestano l'indagine dell'Antitrust»

«Prezzi giornali, poca concorrenza» Amato scrive al Garante: troppa omogeneità danneggia i consumatori «Prezzi giornali, poca concorrenza» Magli editori contestano l'indagine dell'Antitrust ROMA. Il presidente dell'Antitrust, Giuliano Amato, ha scritto al Garante per la radiodiffusione e l'editoria, Giuseppe Santaniello, per segnalare che i prezzi adottati congiuntamente dagli editori di giornali quotidiani potrebbero risultare lesivi della concorrenza e danneggiare i consumatori. «L'antitrust è del parere - precisa una nota - che l'introduzione di una certa concorrenza di prezzo possa portare, anche in questo settore, a un aumento dell'efficienza e si è rivolta al Garante per l'eventuale adozione dei provvedimenti di competenza». La lettera di Amato giunge al termine di un'analisi sui prezzi dei quotidiani a partire dal 1988, anno di liberalizzazione, da cui rileva che «l'ampliamento dell'autonomia decisionale delle imprese editoriali non ha portato ad apprezzabili differenze». La nota è accompagnata da una tabella con le variazioni di prezzo subite da dieci testate: Corriere della Sera, Repubblica, Stampa, Messaggero, Giornale, Unità, Mattino, Manifesto, Sole 24 ore. Corriere dello Sport, testate nelle quali si sarebbe verificato un «andamento assolutamente parallelo». Secondo l'Antitrust tale andamento non sarebbe motivato da analoghe variazioni dei costi sopportati dagli editori, ma da «accordi diretti». Pronta la replica della Federazione editori. La Fieg sostiene innanzitutto che «i prezzi contenuti nella tabella non sono esatti». Inoltre, precisa che «la politica di prezzo delle diverse testate è influenzata dalla unicità del canale commercia¬ le di cui esse possono avvalersi»: «La differente dinamica dei costi delle diverse imprese riguarda anche i ricavi e soprattutto i ricavi pubblicitari». Secondo la Federazione, perciò, «la omogeneità nei prezzi dei quotidiani non deriva da accordi o da pratiche concordate tra le imprese, ma dalla particolarità del mercato della stampa, dall'alto grado di concorrenzialità che si registra, dall'inesistenza di canali commerciali alternativi, fattori tutti che inducono - se non costringono - le imprese a una concorrenza sul prodotto piuttosto che sul prezzo». Infine, una ulteriore puntualizzazione da parte del manifesto. Il quotidiano di Valentino Parlato contesta i conteggi dela Fieg: «Il prezzo del settimanale Extra, che va in edicola il lunedì a 3 mila lire non e in alcun modo computabile nella "media" del quotidiano, dato che non si tratta di un magazine allegato al quotidiano ma di un prodotto editoriale autonomo». [Ansa] Il presidente dell'Antitrust Giuliano Amato

Persone citate: Giuliano Amato, Giuseppe Santaniello, Stampa, Valentino Parlato

Luoghi citati: Roma