ALLARME PER TANTI TESORI

ALLARME PER TANTI TESORI ALLARME PER TANTI TESORI AL dolore e allo sgomento seguono gli interrogativi sulla possibilità di prevenire simili disastri e sull'efficienza o esistenza degli impianti di spegnimento automatico. Si prova un brivido di paura al pensiero di quel che potrebbe accadere non soltanto nei teatri, anche nei palazzi antichi che custodiscono raccolte di opere d'arte, biblioteche e archivi storici. Offrono grandi rischi a causa dei materiali con cui furono costruiti (ad esempio i tetti su armature di legno) e della impossibilità di adottare sistemi di spegnimento automatici ad acqua che rovinerebbero per sempre dipinti, libri, documenti. Esistono altri sistemi, a gas, ma richiedono stanze ermeticamente chiuse. Agli Uffizi l'impianto di spegnimento a gas è limitato al Gabinetto dei Disegni e deUe Stampe. Le altre sezioni, da Giotto a Botticelli, da Michelangelo a Raffaello, non ammettono docce dal soffitto, né possono essere sigillate. Situazione analoga in altri musei di eccezionale importanza, dall'Accademia a Capodimonte. La sola misura di prevenzione efficace è la sorveglianza continua, ventiquattro ore su ventiquattro. Agli Uffizi 6 assicurata da una ronda notturna. La preoccupazione per il fuoco è molto forte nei dodici teatri lirici maggiori (dalla Scala al San Carlo), nei sessantaquattro teatri dove si fa lirica ed altro, nelle centinaia di antichi teatri minori che fanno parte del nostro smisurato patrimonio di Beni Culturali insieme a 3500 musei contenenti 15 milioni di pezzi. Per proteggere questa eredità, non bastano le misure di vecchia data, come la circolare del 1951 che prescrive quali devono essere le vie di fuga, i sistemi di allarme e di spegnimento. I Vigili del Fuoco sono solitamente severissimi, ma per gli edifici antichi devono ammettere deroghe e queste impongono misure supplementari. Evidentemente alla Fenice mancavano sia la sorveglianza notturna all'interno che gli impianti manuali capaci di bloccare il focolaio. Gli esperti della Protezione Civile sottolineano l'analogia con l'incendio del Petruzzelli a Bari. Anche in quel teatro erano in corso lavori di restauro. Il cantiere non sorvegliato di notte diventa un tremendo fattore di rischio. Se ne tenga conto in tutti i teatri e palazzi storici sottoposti a lavori. Il teatro Massimo di Palermo è chiuso da epoca immemorabile per restauro. Sono in corso o previste opere di riordinamento-ristrutturazione in numerosi musei e gallerie, da Brera a Palazzo Barberini. Se le tecniche antincendio sono ammissibili soltanto in parte si provveda subito, almeno, alla sorveglianza continua e all'acquisto di un sufficiente numero di potenti estintori, anche se per tradizione i beni culturali devono vivere in povertà. Mario Fazio

Persone citate: Barberini, Botticelli, Brera, Mario Fazio, Petruzzelli

Luoghi citati: Bari, Capodimonte, Palermo