Fenice una pioggia di miliardi

L Pavarotti: canterò da solo in piazza S. Marco Al via le sottoscrizioni per far rinascere il teatro. Gli industriali: ce la faremo in un anno Fenice, una pioggia di miliardi Pavarotti: canterò da solo in piazza S. Marco ROMA. La macchina si è già messa in moto. Per ricostruire La Fenice - muri, tetti, palchi, gli affreschi color pastello, gli stucchi dorati, tutto come era prima - piovono offerte di soldi, si aprono sottoscrizioni. Dopo aver visto quella montagna di rovine, enti, comitati, associazioni, privati, artisti, si sono scossi dallo stupore e hanno deciso di compiere i primi gesti concreti, hanno deciso che le parole d'ordine sono due: «soldi», e «subito». Luciano Pavarotti ha annunciato un concerto «in piazza San Marco, ma da solo. Se ogni artista canterà da solo, si raccoglierà più denaro». La gente che si è commossa davanti allo spettacolo tragico di un grande teatro in fiamme, sarà generosa - Venezia lo spera per rimettere in piedi imo di quei templi della lirica il cui nome è legato a filo doppio a quello delia città. E molti sono convinti che l'immagine internazionale della città, il richiamo, il fascino che esercita sul mondo intero, serva a raccogliere soldi, a spingere una rinascita grandiosa della Fenice. Sì, ma in che tempi? La Regione Veneto ritiene la cosa fattibile entro il 2000. Il sindaco è ottimista: «entro due anni», superato solo dagli industriali veneti: un anno. «Bisogna mantenere cigli asciutti e mettere in pratica la promessa della Fenice, il mitico uccello che ha dato il nome al teatro: "Post fata resurgo"». Parole del ministro per i Beni culturali Antonio Paolucci. Oggi chiederà alla commissione Cultura della Camera lo stanziamento di 20 miliardi, soldi che dovrebbero arrivare dai 90 miliardi accantonati nel '95 e a disposizione del ministero, già da tempo programmati «per operazioni urgentissime» che riguardano il patrimonio della nazione. «Eppure - ha detto Paolucci - di fronte al disastro della Fenice bisogna cambiare programmi già definiti. E' come quando in una famiglia capita una disgrazia imprevista». «Ma è necessario molto di più», incalza l'assessore alla Cultura della città, Gianfranco Mossetto. 1 danni infatti si aggirano sui 300 miliardi. Ma è difficile dire quanto costerà la ricostruzione, dare un prezzo ad un teatro così è impossibile: «E' come chiedere quanto costa la chiesa di San Marco», sbotta il sindaco Cacciari. Su sua iniziativa ieri è stato aperto il conto corrente fondamentale per la ricostruzione, (il numero 64000/0V, intestato «sottoscrizione per la ricostruzione del teatro La Fenice», presso la sede di Venezia della Cassa di Risparmio di Venezia). Il Comune punta però molto su un progetto di sponsorizzazioni internazionali, e intende agganciare la ricostruzione al progetto della fondazione Pro Venezia, già avviato negli Stati Uniti. Anche la Giunta regionale del Veneto si è mossa in fretta, con la richiesta di 50 miliardi al Comitato interministeriale per la salvaguardia di Venezia. Verrà anche chiesto che una delle lotterie nazionali previste per il 1996 sia dedicata alla raccolta di fondi per il teatro. Disponibili a versare e a raccogliere fondi si sono dichiarati un po' tutti, dagli industriali vetrai veneziani, alla direzione generale delle relazioni culturali del ministero degli Affari Esteri («abbiamo dato istruzioni agli istituti italiani di cultura per organizzare, con gli artisti locali, manifestazioni per la raccolta di fondi»), all'Unesco, che ha offerto «assistenza tecnica e finanziaria per una valutazione dei danni e la ricostruzione». Dal presidente della Regione Toscana, Vannino Chiti, che propone un fondo di solidarietà «che Regioni e città italiane devono costituire immediatamente», ai 500 mila studenti italiani che partecipano al progetto «La scuola adotta un monumento»: ieri hanno deciso di adottare La Fenice. E poi ci sono i primi soldi: 100 mila Ecu (circa 240 milioni di lire), stanziati dalla Com¬ missione europea. E ci sono gli industriali veneziani, che hanno lanciato un appello ai colleghi italiani, europei e del mondo per una sottoscrizione. Tutte le Confindustrie europee e dei Paesi maggiormente industrializzati saranno attivate per sensibilizzare i propri soci a sottoscrivere un finanziamento. Presso la Cassa di Risparmio di Venezia è già disponibile un conto corrente bancario intestato a «Industry for Fenice», mentre un altro conto corrente prò Fenice è stato aperto su iniziativa delle tv Mediaset. «Sono pronto a dare immediatamente il mio contributo personale», ha annunciato ieri l'ex-ministro della Cultura francese, il socialista Jack Lang. E poi ci sono gli artisti, direttori d'orchestra, orchestre, cantanti Urici e attori, che hanno deciso di devolvere gli incassi di alcune serate. Come l'Opera di Roma (l'anteprima di Turandot il 22 febbraio diretta da Yuri Ahronovitch), il Festival del cinema di Cannes, che annuncia per maggio un gran gala internazionale per la ricostruzione del teatro, il Metropolitan di New York: «Siamo pronti a dare una mano». Brunella Giovara L Pompieri davanti all'ingresso del teatro. Sotto, Luciano Pavarotti e il ministro dei Beni culturali Antonio Paolucci