Affonda il Genoa Radice traballa di Enzo Laganà

Cambia ancora il vertice della classifica ed è il Cesena di Tardelli a tentare la fuga SERBE B Cambia ancora il vertice della classifica ed è il Cesena di Tardelli a tentare la fuga Affonda il Genoa/ Radice traballa La Reggina in extremis riscatta lo 0-7 dell'andata REGGIO CALABRIA. Scappa il Cesena. I romagnoli si ritrovano primi in classifica, da soli, grazie al successo nell'anticipo contro il Palermo. A due punti insegue il Pescara (pari a Cosenza: 1-1, che ha staccato il Bologna, sconfitto a Perugia (2-1 ). Dividono il terzo posto con gli emiliani, Verona (2-1 all'Avellino) e Reggiana (la squadra di Ancelotti ha liquidato la Pistoiese, fanalino di coda). Cade il Brescia a Andria, la Lucchese travolge l'Ancona (3-1), il Venezia è fermato in Laguna dal Foggia ( 1 -1 ). Per il Genoa, la vetta si allontana, la crisi si fa grave. Forse soltanto la terribile voglia di riscattare l'umiliante 0-7 subito all'andata ha dato alla Reggina la carica indispensabile per cercare la vittoria ben oltre i 90' di gioco e non ritenersi appagata del pari con i rossoblu di Radice. A caldo, negli spogliatoi, Radice non ha voluto analizzare la sua posizione, che si è fatta delicata. Si è limitato a commentare l'incredibile sconfitta: ((Abbiamo affrontato la gara in maniera inedita, con una sola punta, e non siamo stati molto bravi in attacco. Abbiamo subito un gol discutibile, ma poi abbiamo saputo reagire e nel finale stavamo quasi per vincere. Un errore ci ha condannato, uno dei soliti errori. Sì, forse, la mia posizione si è fatta anche pesante, ma la esamineremo a mente serena». Cosa è accaduto dunque, al di là del risultato, in una gara che la squadra di casa voleva vincere a tutti i costi anche per accontentare i dirigenti e soprattutto i tifosi che con un enorme striscione han ricordato il fatidico risultato del 3 settembre, mentre i supporter ospiti, dal canto loro, avevano pensato bene di ricordare il giovane tifoso scomparso esattamente un anno fa, prima della gara col Milan (è stato osservato anche un minuto di raccoglimento) e ad invitare il loro presidente ad andarsene? Padroni di casa in vantaggio già al 6' : dopo un calcio d'angolo, Ceramicola era lesto a spingere in rete la sfera che Spagnolo non era riuscito a bloccare. Inutili le proteste dei genoani, convinti di una carica del difensore sul portiere. Nella ripresa Radice lasciava negli spogliatoi con il portiere titolare anche il capitano Torrente per far posto a Nappi. Ed è stato proprio il biondo attaccante a dare la riscossa alla sua squadra neJquarto d'ora finale,'* dopo che la sua squadra aveva corso il rischio di finire ko per un palo di Toscano a portiere battuto (26') sul lancio smarcante di Aglietti. Con una discesa travolgente, dapprima sulla fascia sinistra e poi sulla linea di fondo, superava ir slalom tre avversari e serviva quindi al centro una palla d'oro a Montel¬ la. Il cannoniere era bravo a smarcarsi per una volta dalla ferrea guardia di Ceramicola e a girare al volo alle spalle di Scarpi, che un minuto dopo si infortunava salvando su Cavallo. La Reggina agguantava la vittoria al 3' di recupero con Pasino abile a sfruttare, dopo un lancio in profondità del solito Aglietti, una palla che schizzava davanti a Nicola e Turane. E Zoratti, allenatore dei padroni di casa, si toglieva la soddisfazione di mandare al diavolo un gruppo di tifosi che dopo il pari degli ospiti lo aveva pesantemente beccato. Enzo Laganà

Luoghi citati: Andria, Cosenza, Perugia, Reggio Calabria, Verona