Rock sesso morte è tornata Yoko di Marinella Venegoni

17 La discussa vedova di John Lennon (62 anni) incide «Rising» insieme con il figlio Rock, sesso, morte: è tornata Yoko Anticipa l'antologia dei Beatles MILANO. L'inverno maturo sforna i primi girasoli ma tira anche la volata alla seconda raccolta dell'Antologia Beatlesiana, attesa fra qualche settimana. A sorpresa, fra natura e cultura si affaccia al mercato il volto sfuggente ed enigmatico di Yoko Ono, che secondo la leggenda aiutò i Beatles a sciogliersi e che viene perciò chiamata dai nemici «orrenda vedova» di John. Lennon tornerà a cantare nei Fab Four «Real Love» ma intanto, la sua seconda famiglia al completo si fa viva con la stessa mega casa discografica, Thorn Emi, lasciandoci intuire intorno alle antologie dei Beatles un accordo con le parentele. «Rising», l'album che fa riemergere Yoko nella discografia dopo 10 anni di silenzio, è registrato con IMA, la fresca band del figlio suo e di John, che si chiama con il doppio cognome, Sean Ono Lennon. E' già piaciuto ad un sacco di gente autorevole: il settimanale Usa «Newsweek» l'ha definito «di grande potenza evocativa», mentre il quotidiano liberal inglese «The Guardian» va ancora più in là: «C'è nel disco luminosità, e una qualità vivace pur nella ponderosità. La registrazione, dalla disinibizione della giovane band alla naturalezza del concedersi di Yoko, raggiunge uno straordinario effetto di coinvolgimento. L'album è di gran lunga più interessante e bello che non il revival dei Beatles dell'ultimo anno». Giudizio piuttosto pesan- te: ma, nel nostro piccolo, su «Rising» non possiamo che essere d'accordo. Il disco ha brani spesso di atmosfera cupa che si collocano nell'avanguardia più intelligente, come «Warzone» (ispirato ad una zona di guerra che l'autrice identifica con la metropoli New York), nel quale Yoko sembra guardare a Bauhaus e Tin Machine. La Ono ha scritto tutto il materiale dell'album quando è stata invitata al memorial di Hiroshima, dove si è poi esibita il 7 ottobre '95.1 temi morte, distruzione e Aids sono ovviamente poco leggeri. «Via dying» ripete per esempio ossessivamente, per tutto il brano, la frase «Sto morendo»; ma poi arrivano anche canzoni più lievi, alla McCartney, come la ballata «Goodbye My love»; e spesso si ritrovano echi delle nevrosi musicali newyorkesi dei Talking Heads nonché di Laurie Anderson e di tutta un'altra serie di eroine intellettuali, da Patti Smith alla Faithfull. La voce di Yoko, la sua interpretazione, sono a tratti una rivelazione: in un paio di brani, sconvolgenti sospiri e mugolìi iperrealisti rassicurano sull'incontinenza sessuale dell'interprete, della quale tanto si è favoleggiato su rotocalchi e memoriali. Una forma di espressività non del tutto attesa, se si pensa che 1'«orrenda vedova» ha ormai 62 anni suonati (è più anziana di Ornella Valloni) e le sue quiete immagini a tutto fanno pensare, tranne che all'eccitazione dei sensi descritta dall'iconografia del successo contemporaneo. «Lavorare con Sean è stata la cosa più bella che mi sia successa - ha rivelato la performer -. La morte di John fu una grande perdita non solo come marito, ma anche come partner artistico. Ero sola, poi Sean mi ha detto: "Lavoriamo insieme". Pensai che gli avrei rovinato il debutto, gli dissi di no; ma poi mi resi conto che sarebbe stato carino per lui non iniziare da solo. Così, siamo andati in studio e tutto è filato benissimo; non mi aspettavo molto da una band di teenagers, invece si sono rivelati originali e brillanti». In corso, c è già un'operazione remix cui hanno partecipato i Beastie Boys, Tricky, Thurston Moore dei Sonic Youth. Marinella Venegoni Il disco piace alla critica Ha molti brani d'atmosfera cupa scritti per il memorial di Hiroshima 11 111 .. 'IT m Sopra Sean Ono Lennon in una foto di anni fa. Qui accanto una famosa immagine di Yoko con John Lennon

Luoghi citati: Hiroshima, Milano, New York