Parolaio di Michele SerraMichele SerraGustavo Selva

^Parolaio ^Parolaio Michele Serra CASA CUPIELLO. Commovente e appassionata la difesa d'immagine del segretario del pds messa a punto da Michele Serra il quale, suìYUnità, contrasta con sprezzo del pericolo i subdoli tentativi (copyright Luigi Pintori di paragonare le sembianze di Massimo D'Alema con quelle di Peppino De Filippo. Ma quale Pappagone, eccepisce Serra: D'Alema assomiglia piuttosto a Eduardo per di più da «giovane», nonché circonfuso da «malinconia meridionale» e «dubbiosa compostezza». Compiuto con onore il compito della nobilitazione del segretario del pds proditoriamente immeschinito al rango di Pappagone, Serra deplora giustamente il plebeismo linguistico del nostro tempo rammaricandosi per l'uso smodato della parola «inciucio»: «parola sudicia e furbastra che riflette la piccineria popolana di chi la pronuncia». Sacrosanto. Peccato che a includere per primo l'odioso termine «inciucio» nel già rauco lessico politico della Seconda Repubblica abbia provveduto lo scorso ottobre proprio la reincarnazione del «giovane Eduardo», in arte Massimo D'Alema. Vincoli o sparpagliati? CUORE MATTO. E poi c'è Michele Serra che ritorna al timone di Cuore-e Claudio Sabelli Fioretti che lascia Cuore dopo aver portato il «settimanale di resistenza umana» da 160.000 a 45.000 copie. E cosa dichiarano all'Unità i responsabili di questo disastro? Mica dichiarano di avere sbagliato qualche dettaglio. No, dichiarano come se nulla fosse che «evidentemente questo Paese dall'orecchio delle notizie non ci sente più. La cosiddetta società civile ha assimilato il peggio». Porca di una Italia. TU NON SAI CHI SONO IO. «Tu». Tu con la maiuscola. Gustavo Selva scrive per il Secolo d'Italia una lettera aperta a Silvio Berlusconi rispettando la maiuscola statura dell'interlocutore attraverso un uso deferente della T maiuscola. E allora «Tu hai perfettamente ragione» e «tutte cose che Tu puoi insegnare a me», «Tu proponesti» e «Tu testualmente dicesti», «alzare i muri fra Te e Fini» e «in politica Tu sei sceso», «con la Tua freschezza» e «per quanto Ti riguarda», «la Tua passione» e «Tu sei stato il costruttore» ec- Gustavo Selva guar «Tu: cetera eccetera. Padre Nostro, che sei nei cieli. S.P.Q.R. Impareggiabile Sandro Curzi. Appena liquidato con maniere tutt'altro che urbane dal capriccioso Vittorio Cecchi Gori, il comunista dal video umano rilascia interviste ai maggiori quotidiani. E un po' si contraddice e un po' non si preclude nessuna strada. Alla Stampa che gli chiede se ora diventerà senatore, lui risponde: «Nooo! Io voglio morire giornalista». Alla Repubblica che gli chiede se il pds abbia già pronto per lui un seggio al Senato, lui risponde: «Alla Camera piuttosto. Avrei voluto morire giornalista, come dice il mio amico Montanelli. Ma visto che non mi è concesso». Aveva detto: «Nooo!» PAR CONDICIO. Sulla nuova Italia diretta da Pietrangelo Buttafuoco, un certo «Palchetto nero» espone accorato il seguente interrogativo politicoesistenziale: «Se le zoccole appartengono ad un'unica categoria, perché si ritrovano quasi tutte a destra?». IMPARA L'ARTE... Sarà stato pure uno scivolone, quello del ministro dei Beni Culturali Antonio Paolucci secondo il quale «la grande arte italiana muore con Tiepolo. Dobbiamo essere consapevoli della marginalità, subalternità dell'arte italiana nell'Ottocento e nel Novecento». Sarà stato pure esagerato, ma leggeremente più esagerata appare la reazione dell'artista Piero Dorazio il quale, offeso tra l'altro per l'incredibile sottovalutazione dell'«enorme influenza del futurismo italiano sul costruttivismo russo», su Repubblica annuncia niente meno che contro il ministro è fermamente intenzionato a «adire le vie legali a tutela del prestigio dell'arte italiana». Addirittura. ... E METTILA DA PARTE. Al Messaggero che lo inter pella a proposito della «scomunica» dei vescovi indirizzata al suo memorabile Vacanze di Natale '95, il regista Neri Parenti mette a nudo il suo sincero pentimento e il suo desiderio di sottomettersi alle paterne esortazioni di quei pastori d'anime: «La Chiesa mi attacca, i giornali mi stroncano, ma ho incassato quasi 30 miliardi». Amen. Pierluigi Battista sta Michele Serra Gustavo Selva

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