«Se non ci fate parlare in tv oscuriamo Funari»

«Se non ci fate parlare in tv, oscuriamo lunari» Volevano sollecitare la legge sui trapianti. 11 conduttore rivoluziona la scaletta e gli dedica un'ora «Se non ci fate parlare in tv, oscuriamo lunari» Sit-in di cento dializzati negli studi del programma «Napoli capitale» PROTESTA m DIRETTA ONAPOLI ci fate parlare in diretta, o qui succede un casino, e la trasmissione salta». C'è voluta tutta la disponibilità (e la diplomazia) di Gianfranco Funari per evitare che la puntata di ieri di «Napoli capitale», prevista per le 14,05 su Raidue, non andasse in porto: cento iscritti all'Anerc (associazione nefropatici emodializzati della Regione Campana) si erano radunati fin dalla mattina in viale Marconi, sotto la sede Rai. Armati di striscioni e di cartelli, ben decisi a strappare uno spazio televisivo per far sentire fino a Roma le loro paure di malati gravi, in attesa di trapianto e di una svolta legislativa importante: «Temiamo che la legge sulla donazione degli organi, già approvata al Senato e ora ferma alla commissione Affari sociali della Camera, subisca un ulteriore ritardo per un eventuale scioglimento, delle Camere». Con il passar delle ore, e l'avvicinarsi della trasmissione, negli studi Rai la preoccupazione è salita alle stelle: alcuni dei manifestanti avevano un regolare biglietto d'invito alla trasmissione, ed erano assolutamente decisi a entrare in studio. Intorno a mezzogiorno Funari e il suo staff hanno varcato i cancelli del palazzo, e si sono resi conto di quanto la situazione fosse critica: il rischio che la puntata di «Napoli capitale» saltasse era forte, anzi fortissimo. Che fare? Mentre in strada le voci dei dializzati e dei loro parenti si faceva sempre più minacciosa, iniziavano ad arrivavare anche gli ospiti della trasmissione (che in origine era dedicata al presidenzialismo). Rosy Bindi, Ombretta Fumagalli, Giuliano Urbani, Vito Gnutti, Pietro Tamponi, Marcello Staglieno e Carla Mazzuca per il centro, Massimo Villone, Giuseppe Scozzari, Cesare Marini, Leonardo Caponi, Walter Bielli, Orietta Baldelli e Pietro Giurickovic (sinistra). Infine, la destra, rappresentata dai parlamentari Domenico Nania, Luigi Negri, Bruno Matteja, Claudio Fragassi, Modesto Della Rosa e Domenico Fisichella. Tutti preoccupati da quella protesta sempre più aspra. Che fare? Alla fine Funari ha dichiarato che «in fondo questo è un servizio pubblico, e quindi queste persone hanno diritto a far sentire le proprie ragioni». Detto fatto: le porte dello studio si sono spalancate, dopo una breve trattativa con i manifestanti si è arrivati all'accordo di dedicare metà trasmissione alla questione trapianti. Una trasmissione animata. Il presidente dei deputati della Lega, Gnutti, ha tranquillizzato i dializzati dicendo che - se i presidenti dei gruppi parlamentari trovassero un accordo - la legge potrebbe essere approvata anche a Parlamento sciolto. Rosy Bindi, ppi, ha invece respinto il sospetto che dietro la mancata approvazione della legge si possano nascondere «strani» interessi. La trasmissióne si è conclusa con una chiamata al voto (per alzata di mano) tra quanti vogliono impegnarsi per l'approvazione della legge. Hanno vinto i sì, Funari ha promesso di seguire la vicenda trapianti: «Vediamo che succede in Parlamento, poi invitiamo i dializzati a tornare in trasmissione domenica prossima, e poi facciamo il punto della situazione». Brunella Giovara «Temiamo che la legge subisca un altro stop con lo scioglimento delle Camere» Gianfranco Funari, conduttore di «Napoli capitale»

Luoghi citati: Napoli, Roma