La tangente? Biglietti per gli spettacoli
La tangente? Biglietti per gli spettacoli Arrestati 2 sindacalisti: pretesero tagliandi da rivendere e assunzioni a raffica, minacciando scioperi La tangente? Biglietti per gli spettacoli Igiudici: così hanno affossato la rassegna di Pompei LA MAZZETTA AL BOTTEGHINO NAPOLI. Il «controlla-panche» fa un mestiere strano. Non trasporta a braccia le seggiole per gli spettatori, meno che mai le piazza in teatro. Quell'uomo ha un solo compito, una sola remunerata missione: deve assicurarsi che i sedili stiano «in riga», deve eliminare ogni antiestetica fuoriuscita di angoli. Forse oggi molti oserebbero definire inutile il lavoro del «controlla-panche», ma nell'era di Tangentopoli, quando mazzette e accordi sottobanco erano la regola, anche lui aveva diritto ad uno stipendio e poteva persino decidere le sorti di una rassegna internazionale di musica, teatro e danza nel magico scenario dell'antica Pompei. La storia di questa singolare attività non è che uno dei capitoli dell'inchiesta che la procura di Torre Annunziata ha aperto sulle Panatenee pompeiane, un fitto calendario di appuntamenti che richiamarono pubblico e critiche attente dall'89 al '92, fino al fallimento, attribuito ora dai magistrati alla «sistematica lottizzazione» del- la rassegna e alle «vessazioni»/ cui furono sottoposti gli organizzatori. Il gip Tommaso Miranda ha emesso un'ordinanza interdittiva, per l'ipotesi di concussione continuata, nei confronti dell'ex soprintendente ai beni archeologici di Pompei, Baldassarre Conticello, attualmente ispettore generale del ministero per i Beni culturali. Estorsione è invece l'accusa per i sindacalisti Domenico Manzo (Cisl) e Aldo Avitabile (Cgil), da ieri agli arresti domiciliari. Per il loro collega della Uil, Antonio Pepe, un invito a comparire davanti ai giudici. Avvisi di garanzia sono stati in¬ fine emessi dai pm Paolo Fortuna e Giancarlo Novelli, per l'ex soprintendente ai beni ambientali ed architettonici di Napoli, Mario De Cunzo (abuso di ufficio aggravato), l'ex direttore dell'Azienda di soggiorno, Francesco Natalino (peculato), due ex sindaci di Pompei, Giuseppe Tucci e Nunziato Ma- chetti (concussione) e l'ex sindaco di Anacapri, Fausto Arcucci, dove la rassegna fu spostata nell'ultima edizione. Alla base dell'inchiesta ci sono le ammissioni degli organizzatori, i fratelli Raffaele e Giuseppe Pizza, che dal fallimento delle Panatenee hanno ricavato un procedimento per bancarotta fraudolenta. Per quattro anni sarebbero stati costretti a cedere alle pressioni dei sindacalisti. Arma di ricatto, scioperi improvvisi che avrebbero potuto paralizzare gli spettacoli. Per questo motivo sono stati stipendiati amici e conoscenti - 2 milioni e mezzo al mese - per attività che gli inquirenti definiscono «assolutamente inutili». E centinaia di tagliandi omaggio sono finiti nelle mani degli stessi rappresentanti sindacali arrestati, i quali li avrebbero poi rivenduti. Nel campionario di abusi su cui indaga la procura di Torre Annunziata, non mancano le contestazioni all'ex soprintendente Conticello. Proprio lui avrebbe imposto 50 assunzioni all'anno - nell'elenco anche la baby sitter dei suoi figli -, la consegna di 100 biglietti per ogni sera e migliaia di pubblicazioni-regalo, compresi alcuni volumi del valore di 700 mila lire ciascuno. De Cunzo avrebbe invece preteso l'assunzione del figlio come fotografo ufficiale della manifestazione. Nell'inchiesta si parla, però, pure di soldi: l'ex direttore dell'Azienda di soggiorno si sarebbe appropriato di 90 milioni prelevati dai fondi destinati alla rassegna, mentre l'ex sindaco di Anacapri avrebbe preteso 150 milioni «a titolo di anticipo». Ma la «spartizione» delle Panatenee pompeiane venne addirittura ratificata con accordi scritti. Nella cassaforte dell'Azienda di soggiorno, gli investigatori hanno sequestrato documenti dai quali risultano i patti siglati da sindacalisti e funzionari per la lottizzazione delle assunzioni, con tanto di firma dei rappresentanti sindacali «a titolo di quietanza». Mariella Cirillo Nei guai anche l'ex sovrintendente: impose in organico la baby-sitter Sopra, Baldassarre Conticello ex soprintendente di Pompei
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