La Rivoluzione di velluto perde la sua First Lady

Scoppia la sesta bomba atomica francese PRAGA Morta Olga, moglie e compagna di lotta di Havel La Rivoluzione di velluto perde la sua First Lady PRAGA. La moglie del presidente ceco Vaclav Havel, Olga, è morta di cancro ieri a Praga, all'età di 62 anni. Ricoverata in ospedale all'inizio dell'anno, Olga Havlova (così suonava il suo cognome femminilizzato secondo l'uso slavo) era stata riportata giovedì nella sua casa. «Ho trovato in Olga esattamente quello di cui avevo bisogno: una risposta mentale alla dispersione delle mie idee, un correttore lucido delle mie idee folli, un sostegno privato per le mie avventure pubbliche», ha detto di lei Vaclav Havel. Il futuro presidente le dedicò le «Lettere a Olga», scritte in carcere tra il 1979 e il 1982 - dopo la condanna per le sue attività di dissidente antisovietico in seno al movimento per i diritti umani «Charta 77» - e pubblicate in samizdat nel 1983. Olga era malata da mesi. 1 funerali si svolgeranno «nella stretta intimità familiare» informa la nota presidenziale senza dire luogo né data. Magra ed elegante, era nata Olga Splichalova l'I 1 luglio 1933 da una famiglia operaia. Incontrò Havel nel 1956, nel famoso caffè «Slavia», abituale ritrovo degli intellettuali praghesi. Lo sposò nel 1964, poi, dopo la repressione della Primavera di Praga nell'agosto 1968, lo seguì nella dissidenza fino a firmare a sua volta Charta 77. Con lui partecipò attivamente alla «Rivoluzione di velluto» del 1989, che rovesciò il regime comunista. Negli Anni 80 Olga collaborò anche alla produzione di un videogiornale clandestino prodotto da un gruppo di giovani dissidenti. A quanto si sa, non voleva che suo marito si candidasse alla presidenza. «Era una ragazza proletaria, libera pensatrice, di una lucidità scevra di ogni sentimentalismo», scrisse di lei Vaclav, aggiungendo: «Rimase sempre se stessa». Popolarissima in patria, battagliera ambientalista, la Havlova si dedicò a opere di volontariato e nel 1990 diede vita alla «Commissione di buona volontà» che si occupa di handicappati e malati gravi. Nel 1991 fu proclamata «Donna dell'anno» dalla Norvegia. Lo scorso anno, in suo onore, il giardino botanico di Singapore battezzò un'orchidea con il nome di «Olga» e le fu assegnato il premio ceco di «Donna d'Europa». Un sondaggio del maggio dell'anno scorso la designò come «la personalità femminile più significativa del Paese». [Ansa-Agi-AdnKronos] Olga Havlova col marito Vaclav

Luoghi citati: Europa, Norvegia, Praga, Singapore