Scoperta l'ora dell'infarto di Gabriele Beccaria

Ha ucciso l'istruttore di lotta, ex campione olimpico Il momento critico sono le 9 del mattino. I medici: svegliarsi «bene» Scoperta l'ora dell'infarto GLI eroi dicono che c'è un tempo per vivere e uno per morire e i medici hanno scoperto che c'è un'ora maledetta in cui la morte bussa con inquietante frequenza: le 9 del mattino. E' poco dopo il risveglio che molti vengono fulminati da un infarto. Per i superstiziosi, convinti che il sonno sia l'anticamera del non ritorno, la notizia non potrebbe essere peggiore. Un'indagine dello «European Heart Journal» su un campione di 8 mila persone dimostra che il passaggio dall'incoscienza alla veglia è un ponte fragile che percorriamo ogni giorno con fretta eccessiva. Non sospettiamo i rischi a cui sottoponiamo il cuore. Do- vremmo essere più prudenti e spiegano gli scienziati - trascorrere la prima ora da svegli applicando sette trucchi. Se lo stress è un killer in agguato tra il comodino di casa e la scrivania dell'ufficio, per ingannarlo bisogna pensarle tutte. Meglio regolare la suoneria un po' prima dell'ora consueta. Si dorme una frazione d'ora di meno, ma si evitano periodi troppo lunghi di sonno Rem, il sonno dell'alba associato ai sogni. E' in questa fase che aumentano i rischi di ischemie e di spasmi dovuti all'iperattività del sistema nervoso simpatico. Poi (è il secondo trucco), ci si deve rilassare per un quarto d'ora in modo da riassorbire le risonanze emotive indotte dai sogni. Allora si è pronti per gli schiaffi della luce e dell'aria fresca (trucchi numero tre e quattro), che favoriscono la produzione di melatonina e restituiscono lucidità. Quinto trucco: bere un paio di bicchieri d'acqua. Così si ripristina l'e¬ quilibrio idrico perduto e si rimettono in moto le cellule assopite dalle vampate di calore notturno. Con una ventina di minuti di ginnastica (sesto trucco) si acquisisce una marcia in più. Cresce il flusso sanguigno, migliora l'apporto d'ossigeno agli organi e ci si può finalmente scatenare con il trucco finale: tè o caffè con cui frustare il cervello e pane e cereali per un pieno d'energia. La scienza promette di premiare i metodici del risveglio. Chi non ha paura della tirannia delle regole si godrà giornate più decenti della media e camperà più a lungo. L'elisir di lunga vita sembra racchiuso in questa disciplina che scongiura i salti dal letto e i gesti convulsi tra i fumi del sonno. Se poi si aggiunge la melodia soft di una sveglietta ultimo modello, la maledizione delle 9 svanisce davvero, come un incubo al mattino. Gabriele Beccaria