A Bergamo una scuola per sacrestane

Sei corsi Sei corsi A Bergamo una scuola per sacrestane BERGAMO. Il Papa non le vuole come preti e allora non resta che fare le sacrestane. L'idea parte da Bergamo, roccaforte lombarda del cattolicesimo. Ma più che un'idea è ormai una realtà: al sesto corso organizzato dall'Associazione sacrestani, tra i 20 iscritti c'è anche una donna: 32 anni, sposata e figlia d'arte, perché anche il padre assiste il parroco di Pedrengo, alle porte di Bergamo. «Non posso fare il sacrestano a tempo pieno, perché devo assistere anche due persone malate», spiega Gabriella Carrara, che da quasi 20 anni è impegnata nelle attività parrocchiali. E confessa anche il suo sogno che è quello di avere una parrocchia tutta per sé. Per nulla meravigliato è anche il presidente dell'Associazione: «Non c'è da sorprendersi - spiega Aurelio Pelliccioli -. Il volontariato femminile è sempre stato attivo nella provincia di Bergamo e domie sacrestano ci sono sempre state». Sarà, però nessuna prima d'ora aveva deciso di tornare sui banchi di scuola e seguire sei intensissime lezioni: musica e canto, conservazione dei luoghi, fondamenti cristologici, sono solo alcuni degli argomenti trattati. E, se in altre parti d'Italia il sacrestano è ormai una professione con tanto di retribuzione e contributi versati, qui non si può parlare di soldi: «No, non parliamone - taglia corto Pelliccioli -. Ogni volta succedono complicazioni». [f. car.] ■a di Marcello taftfr*«fi ■

Persone citate: Aurelio Pelliccioli, Gabriella Carrara, Pelliccioli

Luoghi citati: Bergamo, Italia, Pedrengo