Hillary «sotto tiro» per quattro ore

La moglie del Presidente Usa ha affrontato da sola il Gran Giurì che indaga sul Whitewater La moglie del Presidente Usa ha affrontato da sola il Gran Giurì che indaga sul Whitewater Hillury «sotto tiro» per quattro ore All'uscita ha ammesso: «E'stata la giornata più lunga» WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE «E' stata una lunga giornata». Hillary Clinton è uscita ieri sera sorridente ma tesa, dopo quattro lunghe ore di interrogatorio della Corte Federale di Washington, ed ha mantenuto la promessa che aveva formulato prima di entrare nell'edificio della Corte di non tradire la paziente attesa dei giornalisti. Ma le sue dichiarazioni - poche battute davanti ad una selva di microfoni e telecamere - hanno ricalcato quello che aveva sempre sostenuto. «Sono lieta di aver avuto l'occasione di spiegare al Gran Giurì quello che avevo già detto al pubblico, e cioè non so come o dove siano stati trovati quei documenti, ma sono lieta che siano stati trovati». Hillary Clinton si riferiva ad un dossier sulle sue parcelle, dello studio legale dove lavorava, che il procuratore speciale per il caso Whitewater aveva ordinato di consegnare già due anni fa. «Avrei voluto - ha aggiunto - che la scoperta fosse avvenuta anche prima, perché i documenti confermano la mia versione dei fatti». La signora Clinton ha poi confermato che la maggior parte delle domande ha riguardato il suo lavoro di legale per la Cassa di risparmio Madison. Ma, ha aggiunto, si è parlato anche d'altro. Quando era entrata nel tribunale in Pennsylvania Avenue, lo stesso in cui sono stati dibattuti clamorosi scandali politici come Iran-contras e Watergate, indossava un soprabito molto elegante, nero con i bordi dorati, e i capelli biondi le ricadevano sulle spalle con un'onda che tradiva un lungo lavoro del parrucchiere. E' uscita senza soprabito, leggermente spettinata e visibilmente stanca. «Ci sono un milione di posti - ha ammesso con un sorriso forzato dove oggi avrei preferito essere, piuttosto che qui». Hillary Clinton era entrata nell'edificio della Corte Federale con la speranza che i 23 membri del Gran Giurì di fronte ai quali sarebbe stata interrogata raggiungessero, su di lei, una conclusione diversa da quella già maturata dagli americani. L'ultimo sondaggio della Gallup, diffuso ieri mattina, aveva infatti segnalato che la netta maggioranza degli americani, il 52%, ritiene che la First Lady menta (contro il 32% che la giudica sincera). Inoltre, il 68% pensa che Hillary abbia compiuto qualcosa di illegale o di illecito. Se anche il Gran Giurì, dopo aver sentito la First Lady e aver confrontato le sue risposte con quelle di altri testimoni, arrivasse alla conclusione che Hillary nasconde qualcosa, potrebbe scattare un'mcriminazione per spergiuro e ostruzione della giustizia. Questo, oltre ad avere un effetto devastante sull'imminente campagna elettorale di Bill Clinton, sarebbe un fatto storico senza precedenti, come peraltro è già stato la convocazione della First Lady davanti a un Gran Giurì. Ma un'incriminazione, per il momen- M to, è solo una possibilità, sufficiente, comunque, a ; ^ determinare un palpabile stato di panico alla Casa Bianca. Dove Bill Clinton ili ieri probabilmente aspet- 1§| tava con ansia il ritorno della moglie. Hillary si è presentata alla Corte Federale in lieve anticipo rispetto all'appuntamento fissato per le 2 del pomeriggio. Con un sorriso largo ma tirato, la First Lady si è diretta verso un microfono, dove ha pronunciato una breve dichiarazione sulla volontà di cooperare e sulla «speranza» che tutto venga chiarito in fretta. Attorno un reggimento di giornalisti, fotografi e teleoperatori, oltre a gruppi di persone che agitavano cartelli di varia natura, alcuni con la scritta «Ti amiamo Hillary», altri con la scritta «E' la morale, stupido», un gioco di parole sullo slogan elettorale di Clinton «E' l'economia, stupido». Hillary ha casualmente buttato gli occhi su quel cartello e non ha potuto trattenersi dallo scuotere la testa in segno di disapprovazione. Il portavoce della Casa Bianca ha reso noto che la First Lady aveva passato gran parte della mattinata con la figlia Chelsea e con 0 marito Bill, che l'avrebbe incoraggiata e sostenuta prima di un'esperienza che non si annunciava molto piacevole. «Andare di fronte a un Gran Giurì non è come andare a un picnic - ha detto il portavoce Mike McCurry -. Ma lei pensa che tutto questo sia necessario per portare questa storia a una conclusione, anche se questo viaggio le è gradito come quello all'ambulatorio di un dentista». Un interrogatorio davanti a un Gran Giuri è circondato da enorme discrezione, ma alcune delle domande alle quali Hillary avrebbe dovuto rispondere apparivano scontate. Come mai erano scomparsi e poi misteriosamente ricomparsi su un tavolo della Casa Bianca quei documenti dello studio legale dove lavorava? Era a conoscenza, Hillary, di fondi della Cassa di risparmio Madison finiti illegalmente nel conto del marito o nel suo fondo elettorale? Non credeva, Hillary, di essersi resa colpevole di conilitto di interesse nel difendere il direttore della Madison (di cui i Clinton erano soci nella speculazione Whitewater) contro lo Stato deli Arkansas, del quale il marito era governatore? Le risposte di Hillary a queste domande si conoscono già, perché sono state date più volte alla stampa in questi giorni. Sono quasi tutte dei «no» e dei «non ricordo». Paolo Passarmi Per la prima volta un caso ha diviso il Paese secondo i sessi: le donne innocentiste gli uomini colpevolisti Potrà anche perdere questa guerra ma con lei la storia americana ha preso un profumo di donna COSI' FUNZIONA IL GRAN GIURI' POTERI E FUNZIONI DELLA GIURIA Non hanno limiti nelle domande e non devono attenersi all'argomento. Possono rinviare a giudizio con motivazioni sommarie e persino senza dire il perchè. Votano a maggioranza semplice. v Un agente federale L [U.S. marshall] accompagna Hillary in aula, poi esce e chiude la porta GIURATI SONO 23.1 LORO NOMI SONO SEGRETI. RICEVONO UNA DIARIA DI CIRCA 4 DOLLARI UNO STENOGRAFO VERBALIZZA LA TESTIMONIANZA CHE POI RESTERÀ'SEGRETA HILLARY CLINTON GIURA DI DIRE TUTTA LA VERITÀ' KENNETH IL PROCURATORE SPECIALE CHE INTRODUCE IL CASO MA POI NON INTERVIENE PIÙ' ttorale to stoeraltro della M ; ^ ili 1§| del rgo ret ha raare en un L'arrivo di Hillary all'udienza [foto ansa] Hillary Clinton e (qui sopra) il marito Bill [fotoreuteransa]

Luoghi citati: Arkansas, Nomi, Pennsylvania, Washington