Usa, torna il boia del West di Franco Pantarelli

Usa, torna il boia del West Esecuzioni in Delaware e Utah. Nel cortile del patibolo c'erano i due figli delle vittime Usa, torna il boia del West In 24 ore un impiccato e un fucilato NEW YORK NOSTRO SERVIZIO Uno lo hanno giustiziato mercoledì sera mediante impiccagione, un altro sta per finire, oggi, davanti a un plotone di esecuzione: in 24 ore gli Stati Uniti si sono trovati a compiere un tuffo nel loro passato, procedendo a due esecuzioni «vecchio stile». L'impiccato si chiamava Billy Bailey, aveva 49 anni ed era stato condannato a morte per avere ucciso, nel 1979, Clara e Gilbert Lambertson, due anziani agricoltori del Delaware. In quello Stato la forca è stata abolita nel 1986 e al suo posto adesso si usa l'iniezione letale. Ma poiché là sentenza contro Bailey era stata pronunciata nel 1980, cioè prima di quel cambiamento, lui ha avuto la possibilità di scelta. Così, quando mercoledì sera era passata da poco la mezzanotte, Bailey ha salito i 19 scalini che portavano alla forca allestita nel cortile del Delaware Correctional Center, accompagnato da due boia provvisti del «regolare» cappuccio nero. La notte era fredda e ventosa, ma un testimone ha detto che il condannato non ha per nulla tremato. Il «capo boia» gli ha chiesto se avesse nulla da dichiarare e lui ha risposto: «No signore». Poco prima, al suo avvocato, aveva detto di sperare che la sua morte «porti un po' di pace ai Lambertson, se la meritano». Gli hanno legato le gambe, gli hanno applicato un cappuccio nero che lo copriva lino alla vita e poi gli hanno passato attorno al collo il cappio. Un'ultima occhiata al funzionario del carcere incaricato di stare al telefono, nell'eventualità che arrivasse l'ordine di rinviare l'esecuzione, e poi - visto che nessuna chiamata arrivava - è stata azionata la leva che apriva la botola sotto i piedi di Bailey, un omone di oltre 100 chili. Un tonfo sordo, un rapido agitarsi del corpo, poi Bailey è stato dichiarato morto. Erano le 0,15. Ad assistere allo spettacolo c'erano Saxton Lambertson, il figlio di 68 anni delle vittime, una decina di gionalisti, l'avvocato di Bailey e tanti poliziotti con i cani. Poco lontano, fuori del carcere, c'erano i manifestanti. Negli Usa, come si sa, la maggioranza dei favorevoli alla pena di morte è schiacciante, ma lì, mercoledì sera, il rapporto era rovesciato: 100 quelli contrari, 25 quelli in favore. «E' stata una cosa barbara, medievale», ha detto l'avvocato, Edmund Lyons. «Se siamo così fieri di ciò che abbiamo fatto oggi, perché lo abbiamo fatto di notte?». Saxton Lambertson ha detto che i suoi genitori orano «due persone innocenti, erano piccole e deboli mentre lui era un bruto grande e grosso. Uccidendoli, ha scelto di morire». Gli ha replicato Anne Coleman, che appartiene a un'associazione di assistenza ai detenuti: «Per lui questa morte sarà come bere dell'acqua salata. Non potrà mai soddisfare la sua sete di vendetta». Come ultimo pasto, Bailey aveva mangiato una bistecca con contorno di patate arrosto e un gelato alla vaniglia. L'uomo che sta per essere fucilato si chiama Jolrn Albert Taylor, ha 36 anni e nel 1989 ha violentato e poi ucciso, strangolandola, una bambina di 11 anni, Charla Nicole King. Anche lui poteva scegliere fra l'iniezione letale e la vecchia prati¬ ca del plotone d'esecuzione. Ha scelto quest'ultimo perché non aveva nessuna intenzione - ha spiegato - di «saltellare come un pesce morente». Un mese fa ha licenziato il suo avvocato che stava tentando di ottenere im rinvio dell'esecuzione perché lui vuole morire. Proprio come l'ultimo che lo ha preceduto in quella stanza della prigione di Point of the Mountain, nello Utah, 19 anni fa. Si chiamava Gary Gilmore e quando fu messo contro il muro si rivolse al plotone d'esecuzione con aria decisa e disse: «Dai, facciamolo». Per Taylor, la scelta fra iniezione letale e plotone non è dovuta a un incrociarsi di date. A consentirla, infatti, è la legge dello Utah, le cui radici sono nella credenza dei mormoni (in quello Stato sono un milione e 400.000 su una popolazione di un milione e 900.000) secondo cui un peccatore può trovare la propria redenzione e conquistare il paradiso solo se viene versato il suo sangue. I mormoni di oggi dicono che quella credenza non là più parte del loro patrimonio spirituale, ma gli avversari della pena di morte in quello Stato sostengono che di fatto l'esistenza ancora oggi del sistema della fucilazione costituisce una sorta di alleanza fra Stato e Chiesa. Il plotone sarà formato da cinque «tiratori scelti» della polizia dello Utah. Le oltre 500 domande presentate da civili che si offrivano «volontari», infatti, sono state tutte respinte. Come vuole la consuetudine, uno dei cinque fucili sarà caricato a salve, in modo che nessuno dei tiratori abbia la certezza assoluta di avere ammazzato Taylor. Franco Pantarelli Respinti 500 candidati a sparare nel plotone Su questa sedia Albert Taylor si offrirà al plotone di esecuzione

Luoghi citati: Delaware, New York, Stati Uniti, Usa, Utah