Lo scrittore vince in aula di Franco Pantarelli

Lo scrittore vince in aula Lo scrittore vince in aula Grisham, la star di Hollywood torna avvocato per un giorno NEW YORK NOSTRO SERVIZIO E' stata una vittoria lampo quella di John Grisham, che per un momento ha lasciato l'attività di scrittore per tornare a fare l'avvocato. Il caso non era precisamente uno di quelli raccontati nei suoi romanzi: si trattava «soltanto» di una richiesta di risarcimento per la morte di un ferroviere avvenuta anni fa nel Mississippi. Ma l'autore di «The Firm», di «The Client» e di «The Pelikan Brief», tutti diventati film di grande successo, ha sbaragliato la controparte (la compagnia ferroviaria «Illinois Central Railroad») in un paio di giorni. Alla vedova di John Wayne King, l'operaio morto nel 1991, è stato riconosciuto un risarcimento di 685.000 dollari, più di un miliardo di lire. Inizialmente, per la verità, la richiesta della signora, Barbara King, era stata di 5 milioni di dollari, ma evidentemente Grisham ha ritenuto opportuno accettare l'offerta di transazione che la compagnia aveva fatto per chiudere il caso. Lei lo aveva assunto quattro anni (e 55 milioni di copie vendute) fa, quando non era ancora lo scrittore miliardario che la rivista Forbes colloca al 34° po sto fra i più ricchi del mondo e il suo nome non era ancora compreso nei «magnifici quattro» di Hollywood (gli altri tre sono Stephen King, Tom Clancy e Michael Crichton), gente che ormai soltanto per accingersi a scrivere una nuova storia viene coperta d'oro da editori e produttori cinematografici. Ma siccome a quel tempo si era impegnato, ecco che lunedì si è presentato nell'aula del tribunale di Brookhaven, nel Mississippi, affollatissima di giornalisti e operatori tv arrivati da tutti gli Stati Uniti e con gli ultimi 25 posti rimasti per il pubblico assegnati con una pubblica riffa. «Buon giorno, il mio nome è John Grisham», aveva esordito, e tutti erano scoppiati a ridere. Si era nella fase preliminare, in cui dovevano essere scelti i giurati. Grisham ha cercato di mettere i Lo scrittore Joh Grisham candidati a proprio agio dicendo: «Non c'è niente di male ad essere nervosi. Anch'io lo sono un po', dopo anni che non metto piede in un'aula di tribunale». Poi, con una certa civetteria, aveva aggiunto: «Forse qualcuno di voi ha sentito parlare di me per via dei libri che ho scritto, ma questa circostanza, qui, deve essere considerata del tutto irrilevante». Comunque, aveva soggiunto, «non intendo chiedervi se li avete letti, i miei libri, perché l'ho chiesto una volta in un'aula di studenti e le risposte che ho avuto sono state per me decisamente umilianti». Di nuovo grandi risate, cui per un momento non aveva saputo resisterò neanche il severo giudice, e poi il processo era andato avanti spedito, riportando Grisham al «tempo che fu». Prima di mettersi a scrivere lui aveva praticato la professione' proprio nel Mississippi e nel 1984 si era anche lanciato in politica^ riuscendo ad essere eletto alla Camera dei Deputati di quello Stato. Oltre alla curiosità dei «media», quindi, c'era anche quella della gente di lì, che voleva vedere da vicino questo suo «figlio» che ha conquistato fama mondiale. I pochi che sono riusciti a vederlo all'opera hanno avuto reazioni contrastanti. Di fronte all'estasiato «E' stato come vedere Robert Redford» di una casalinga di 55 anni che ha raccontato di aver letto tutti i libri di Grisham, ecco la scettica saggezza di un anziano agricoltore che si limita a commentare: «In fondo di avvocati bravi quanto lui ne abbiamo anche qui a Brookhaven». Giisham, quando la sentenza è stata pronunciata, ha detto di sentirsi «soddisfatto,e sollevato» per il risarcimento ottenuto dalla sua cliente. Ha anche detto che difficilmente lo si vedrà di nuovo in aula di tribunale, senza tuttavia chiudere del tutto la porta. «Chissà, magari fra dieci anni decido che di scrivere non mi va più». Franco Pantarelli Lo scrittore John Grisham

Luoghi citati: Hollywood, Illinois, New York, Stati Uniti