Don Joe un prete-manager per la gioventù di Nichelino di Paolo Accossato

Dal 1986 il Don Bosco è una realtà sportiva di prima grandezza Dal 1986 il Don Bosco è una realtà sportiva di prima grandezza Don Joe, un prete-manager per la gioventù di Nichelino Da Malta a Torino per insegnare il calcio ai più giovani. E' stato questo l'itinerario seguito da don Joe Galea, fondatore e presidente del Don Bosco Nichelino, il sodalizio che pochi anni dopo la nascita si sta segnalando come una delle realtà più belle del calcio giovanile torinese, capace di piazzarsi al 3" posto assoluto nell'ultima edizione del SuperOscar. Don Joe ha così trovato il modo di coniugare la sua passione per il calcio con l'opera di apostolato tra i giovani. «Fin dal '77, quando sono arrivato in Italia e ho preso i voti, ho capito che lo sport è un grande veicolo di unione fraterna. Per questo ho dapprima fondato la società del San Luca e, nel '86, il Don Bosco Nichelino. Inizialmente siamo partiti con una sola squadra che giocava nel cortile della parrocchia; in seguito, dall'87, ci siamo affiliati alla Figc ed abbiamo iniziato il nostro primo campionato con la squadra Pulcini». A meno di dieci anni di distanza il Don Bosco è la realtà calcistica più grande eli Nichelino con i suoi oltre 600 tesserati divisi tra le due formazioni di Juniores, due di Allievi, tre Giovanissimi, tre Esordienti, la Scuola Calcio e la prima squadra che, in sole tre stagioni, è passata dalla Terza Categoria alla Promozione. La società inoltre possiede squadre di Eccellenza e Juniores regionale di calcetto e numerose di basket e pallavolo. «Il nostro fiore all'occhiello - aggiunge Don Joe è però l'impianto polisportivo che abbiamo costruito in questi ultimi anni e che comprende un campo per il calcio, uno di allenamento, due di calcetto e due di bocce, con un progetto di espansione che prevede un secondo terreno di gioco. Purtroppo Nichelino è una città molto particolare, che offre pochissimi impianti e attrezzature per il tempo libero. La nostra struttura, comunque a disposizione della città, è costata circa un miliardo e mezzo. Tuttavia il Comune non ci ha aiutato per nulla nella realizzazione del progetto e tutta la cifra è stata raccolta da noi come gruppo sportivo. Il Comune dovrebbe diventare più sensibile non solo al lavoro che sta svolgendo il Don Bosco, ma anche alle esigenze sportive di Nichelino». Nonostante sia un gruppo giovane, il Don Bosco ha già espresso talenti da lanciare sul grande palcoscenico: «Grazie ad una speciale convenzione con il Torino, ogni anno molti nostri ragazzi vanno a vestire la maglia granata. I più promettenti sono il mediano Presta e il portiere Lovera, che giocano negli Allievi. Ma anche il nostro vivaio offre buoni elementi, come lo stopper Rino Laparia, già da due anni in Promozione e le giovani punte Granata e Di Matteo: quest'ultimo è un Allievo dai piedi buoni che è andato in rete al suo esordio in Promozione con il Rosta. Inoltre gli Allievi e i Giovanissimi regionali guidano i loro gironi, mentre Juniores, Allievi e Giovanissimi provinciali stazionano nelle zone alte della classifica dei rispettivi raggruppamenti». Il Don Bosco Nichelino è comunque nato con altre finalità: «Il fattore tecnico - conclude Don Joe è senza dubbio importante, ma ricordo sempre ai miei ragazzi che il calcio, al di là della vittoria o della sconfitta, serve soprattutto a formare l'uomo prima che il calciatore». Paolo Accossato Una delle numerose squadre del Don Bosco Nichelino: la formazione dei Giovanissimi B

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