«Ho falsificato io quei biglietti» di Angelo Conti

Dopo il blitz ad Airasca, polemica della Siae: lo avevamo denunciato fin da settembre Dopo il blitz ad Airasca, polemica della Siae: lo avevamo denunciato fin da settembre «Ho falsificato io quei biglietti» Lo ha confessato il titolare della discoteca Ultimo Impero Se c'era un ispettore, i ticket sparivano premendo un bottone Il geometra Franco Onofri, titolare della discoteca Ultimo Impero, ha vuotato il sacco: «Sì, ho falsificato io quei biglietti. Lo facevo da più di un anno. Li stampavo con uno scanner, una particolare macchina legata ad un computer che è in grado di riprodurre con perfezione assoluta l'originale. Cambiavo solo il numero di serie, che veniva impresso in rosso, per non confondere i biglietti falsi con quelli buoni». Il sostituto procuratore Sant oriello ed il gip Papillo ne hanno preso atto, hanno confermato l'arresto, ma hanno contemporaneamente concesso all'imputato gli arresti domiciliari, con un termine massimo di 30 giorni. Onofri, che è difeso dagli avvocati Geo Dal Fiume e Roberto De Sensi, resta accusato solo per il falso. E' invece caduta l'accusa di ricettazione che l'imputato si era costruito da solo, tentando di giustificare il possesso dei 9000 biglietti fasulli: «Me li ha dati una persona che non conosco» aveva infatti spiegato ai finanzieri. L'Onofri, ex ufficiale dell'esercito, figlio di un tramviere, appassionatissimo delle auto americane, verrà comunque ancora interrogato nei prossimi giorni. I magistrati vogliono innanzitutto chiarire se il blitz gli sia stato o no annunciato con una soffiata. Ma intendono soprattutto comprendere sino in fondo i suoi rapporti con la Siae. Proprio la Società italiana autori ed editori si è messa ieri sulla difensiva, respingendo ogni sospetto di connivenza. Il presidente regionale, Giuseppe Cicoria, ha spiegato come avvengono i controlli: «Sono affidati ai mandatari, fra Piemonte e Val d'Aosta sono 68, che incamerano una percentuale degli incassi. Tocca a loro ef¬ fettuare le verifiche di routine, anche tramite persone di loro fiducia». L'intervento degli ispettori regionali (che sono una ventina) è invece decisamente più raro, e di solito avviene dopo segnalazioni di presunte irregolarità. Il blitz di Airasca sarebbe stato promosso proprio dalla Siae torinese: «A settembre abbiamo ricevuto una telefonata anonima che denunciava la presenza di biglietti falsi. Abbiamo immediatamente girato la denuncia alla Guardia di Finanza e siamo rimasti in attesa. Quando le Fiamme Gialle si sono mosse abbiamo fornito il supporto tecnico, impegnando quattro nostri ispettori regionali nei controlli. Faccio presente che non avevamo altra strada, la legge ci vieta di redigere verbali in cui si accertano reati perseguibili penalmente». La Siae torinese ha anche espresso «piena fiducia» al mandatario di Pinerolo. Il magistrato è invece un po' più diffidente: non riesce a spiegarsi come i controlli, di fronte ad una frode gigantesca, non abbiano mai dato esito. Non appare una spiegazione neppure un'altra confessione dell'Onofri: «I tagliandi dei biglietti fasulli, staccati agli ingressi, venivano posti in particolari bussole collegate ad un impianto pneumatico. Quando arrivava un ispettore Siae era sufficiente premere un bottone ed i biglietti sparivano». Angelo Conti Antonio Giaimo Giuseppe Cicoria, direttore Siae Piemonte e Valle d'Aosta a destra, Franco Onofri, titolare della discoteca Ultimo Impero nella quale è stato compiuto il blitz della Guardia di Finanza

Luoghi citati: Airasca, Piemonte, Pinerolo, Val D'aosta, Valle D'aosta