Vespa venditore «porta a porta» della politica per tutti di Bruno Vespa

tivù' & tivù' tivù' & tivù' V&sp<2 venditore «porta a porta» della politica per tutti SI sta a poco a poco delineando la striscia di seconda serata che Raiuno dedica all'informazione, attualità, politica, cronaca. Due volte la settimana Bruno Vespa con «Porta a porta», tre volte la settimana Carmen Lasorella con «Cliché», il sabato Bruno Mobrici con «Speciale Tg 1 » e la domenica «Tv7» di Carlo Rossella. Non è dunque possibile sostenere, come fa Santoro, che le risorse della rete principale Rai sono rivolte soltanto all'intrattenimento. Molte, ma non tutte. Senz'altro- quelle della prima serata, dedicata, quella sì, al varietà con grande convinzione e successo. Non è un momento felice per l'informazione. La complessità, la stucchevolezza della politica suggeriscono un certo riserbo, almeno di orario. Un orario che comunque ha fatto la fortuna di «Milano, Italia», di «Linea 3» dell'Annunziata. Però «Tv7», che è un rotocalco, poteva andare in onda un po' prima. Comunque, sappiamo che ci sono programmi per tutte le ore, e questa è stata una settimana di debutti. L'altra sera è toccato a Vespa, ieri a Lasorella, domani ques I debi I Vesi Vespa proporrà un incontro tra Silvio Berlusconi e Massimo D'Alema. La struttura del programma, che dovrebbe durare un'oretta, per l'occasione cambia già: durerà un'ora e 45, con il telegiornale di mezzo. Il programma si chiama «Porta a porta», ha subito comunicato Vespa come dichiarazione d'intenti: perché lo studio è circondato per l'appunto da porte, attraverso le quali entrano gli ospiti, dopo aver suonato regolamentare campanello. Non è una novità, ci sono già state altre trasmissioni con porte e campanelli, ma gli espedienti tecnici televisivi sono patrimonio comune. Solo «Striscia la notizia» presenta come uno scoop e finge di scandalizzarsi perché la Carrà ha disvelato uno dei suoi reduci nascosto dietro a un cartello, come già aveva fatto «Stranamore». E allora? Vespa dichiara ancora che il suo programma si chiama «Porta a porta» perché lui, come un piazzista, va a presentare la politica nelle case degli italiani, in modo da renderla comprensibile. Il primo ospite è stato Ro¬ mano Prodi, dalle bianche porte sono entrati Saverio Vertone, Milly Carlucci (a piedi) e Francesco Moser in bicicletta, che da poco è entrato in politica ed è vicepresidente della Regione Trentino Alto Adige. Mobrici ha fatto scuola: nello Speciale Tgl di qualche settimana fa la Panetti aveva intervistato Boutros Ghali. E adesso la Carlucci (che Vespa ha subito chiamato «Gabriella») con Prodi. Poi Moser che arriva in bicicletta, strizzata d'occhio allo sport preferito del leader dell'Ulivo. Insomma, per rendere più gradevole questa benedetta politica, oltre a parlar chiaro (ma ormai tutti cercano di fare anche quello) si cerca di addobbarla un po'. Vespa, andato e venuto tante volte dal video, è pure riuscito a fare arrabbiare Prodi. 0 era anche quello un addobbo? La sigla è la mitica musica di «Via col vento». «Omaggio al direttore Rossella?», chiede Prodi. «No, risponde Vespa, perché nella politica italiana domani, purtroppo, è un altro giorno». Alessandra Comazzi

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