Lesioni colpose: alla sbarra gruppo ex dirigenti Sagat

Il processo aggiornato al 30 gennaio Il processo aggiornato al 30 gennaio Lesioni colpose: alla sbarra gruppo ex dirigenti Saggi Quattro lavoratori diventati quasi sordi a causa del rumore degli aerei sulle piste Il pm Raffaele GE' ripreso ieri in pretura a Ciriè il processo contro gli ex dirigenti della Sagat imputati di lesioni colpose. Quattro lavoratori dell'aeroporto, secondo l'accusa sostenuta dal pm Raffaele Guariniello, sono diventati quasi sordi per essere stati esposti a livelli di rumore troppo alti. Alla sbarra c'è il gruppo che in passato ha retto il timone della società aeroportuale: l'allora presidente Maurizio Bordon, l'ex amministratore delegato Mario Parenti, l'ex direttore generale Maurizio Crespigni e gli ex vicedirettori generali Mario Panerò, Giancarlo Gervasio e Tonino Catena. L'indagine comincia nel '92, in seguito a controlli sanitari che la Sagat aveva richiesto per i dipendenti: dall'esame medico risultò che quattro lavoratori soffrivano di disturbi all'udito. Fu la stessa Usi a informare la pretura dei problemi di «ipoacusia» riscontrati in Andrea Cipriano, Bernardo Celestino Lazzaro, Walter Ciani, Antonio Vuolo: dalla relazione dei medici, partì l'inchiesta. I quattro lavoravano in media sei ore al giorno sulle piste di volo, occupandosi del ca- ariniello rico e dello scarico dei bagagli da aerei con il motore ausiliario sempre in funzione. Ieri mattina, di fronte al pretore Gianni Macchioni, sono state ascoltate le testimonianze di due ispettori Usi (Tripoli e Altopiedi) e di Marcella Rolando, ingegnere dell'Ares (uno studio di consulenza sui problemi del rumore). «La Sagat sta finendo di mettere in atto ima serie di misure di sicurezza per la tutela dall'inquinamento acustico - spiegano i difensori Lageard, Zancan e Rossa -. La nuova aerostazione rappresenta un grosso passo avanti anche in questo senso». Le argomentazioni a favore degli imputati puntano proprio su «possibilità tecniche di oggi, un tempo impensabili». «Se oggi Caselle è al passo di altri aeroporti europei quanto a norme di sicurezza - commenta invece il pm Guariniello - ciò non elimina però la colpa di averle attuate tardi. E' stata l'inchiesta a stimolare i cambiamenti». Perla difesa, inoltre, i casi di malattia contestati «non esistono, nel senso che i reati sono prescritti». Il processo è rinviato a martedì 30 gennaio. [c. odd.J Il pm Raffaele Guariniello

Luoghi citati: Altopiedi, Ciriè, Tripoli