Batistuta: scudetto ora si può dire

31 L'EROE BIONDO CHE TRASCINA TUTTA LA CITTA' Il capocannoniere esce allo scoperto e spiega perché i viola non sono più una meteora Bqtisluta; scudetto, ora si può dire «Firenze ha capito che le vittorie vanno conquistate» FIRENZE OPO Antognoni, un altro campione dai capelli biondi e dai piedi vincenti è per Firenze l'uomo dei sogni: Gabriel Batistuta, eroe del gol dal cuore grande e dall'armatura d'acciaio. Gioca da mesi con una gamba dolorante eppure ha già segnato 13 reti tornando capocannoniere. Potrebbe sedere sugli allori. Ma non lo fa: «Perché nella vita nessuno mi ha mai regalato niente, tutto quello che ho e sono me lo sono sudato, conquistato». Già, per lui il calcio non fa rima con gloria effimera, ma con sudore. Non vive di rendita, per lui domani è sempre un altro giorno. «Oggi sei in alto, domani potresti essere nella polvere. Ecco perché non m'illudo né abbasso la guardia». Sempre insaziabile, quindi, sempre caricato. E questo suo slogan lo vuol vedere applicato anche alla Fiorentina. Batistuta, si sente il bomber più forte del mondo? «No. Io preferisco essere apprezzato per altre doti, per la mia professionalità, la mia serietà come uomo prima che come calciatore. Questo conta, soprattutto quando lascerò il calcio». In ogni caso continua a far gol. Centrerà il bis della classifica dei marcatori? «Se la Fiorentina continua a giocare così, ho buone possibilità. Ma più che a quel titolo, punto ad altro». Forse... allo scudetto? «Diciamo a vincere qualcosa d'importante. Parlare di scudetto è bello ma pericoloso, anche se oggi forse lo è meno del passato». Allora anche lei sta rom¬ pendo gli indugi come gran parte dei tifosi e dei suoi compagni. Perfino le tv si stanno accorgendo della Fiorentina... «Già, prima ci ignoravano, oggi siamo popolarissimi. Tutto meritato, perché giochiamo bene». Quindi è giusto non nascondersi più? «Io sono felice quando vedo la città impazzire di gioia, se lo merita e non sarebbe giusto rubarle questi momenti. Ed è anche giusto che lo faccia la squadra, composta da tanti giovani. Anch'io d'altronde sogno. Ma senza dimenticare che dopo una partita ce ne aspetta un'altra, un altro rischio, un altro esame. Ed è allora che bisogna svegliarsi». Però qualcosa a Firenze sta cambiando. «Sì, lo ammetto. Fino allo scorso anno la città e la società cominciavano a sognare a partire dalla prima di campionato, a volte già nelle amichevoli. Uno sbaglio enorme. E le delusioni quando arrivavano, erano ancor più cocenti. Questa volta invece abbiamo saputo tutti aspettare prima di sognare. E questo mi dà... maggiori garanzie». Merito anche di Ranieri? «Lui ci ha insegnato ad essere umili con le provinciali, forti con le grandi. Vi pare poco?». C'è chi dice che è troppo duro nello spogliatoio. «Lui sa quand'è il caso di smettere di scherzare e quindi intervenire. Tutto qui». Tiene banco il rinnovo del suo contratto. Che dice, Ranieri firmerà? «Sarà ancora lui il prossimo anno l'allenatore della Fiorentina. Tutti ne siamo convinti». E questa Fiorentina la convince? «A parte la gara con il Parma, dove eravamo fuori di testa, nessuna squadra ci ha messo sotto e giocato meglio di noi. Negli scontri diretti ho visto solo due club fortissimi, la Roma e il Milan, che a Firenze ha giocato con il piglio della grande squadra, ma senza vincere...». Resta il Milan l'avversario da battere? «Sì, perché non dipende da un solo giocatore, basta vedere che riesce a vincere anche senza Weah. Hanno Savicevic, Baresi, soprattutto Baggio...». E' lui l'anti-Batistuta? «Nel Milan è difficile essere leader, ma credo che Baggio abbia dentro una grande rabbia. Se ha lasciato la Juve e rinunciato alla Coppa Campioni è segno che vuol vincere ancora lo scudetto. Vuole dimostrare di essere decisivo anche cambiando squadra, per questo è pericoloso: ha le stesse motivazioni che hanno portato Vialli a rilanciarsi». Eppure né Vialli né Baggio sono in Nazionale. «Un vero peccato per i tifosi italiani». Era una grande coppia, ma oggi nessuno sembra far concorrenza a quella formata da Batistuta-Baiano. «Con Ciccio mi trovo benissimo, come mi è accaduto solo con Balbo. Basta uno sguardo per capirsi, in campo e fuori. Il suo rilancio mi inorgoglisce, mai creduto che fosse finito, sapevo che era un campione». Ci sono coppie-gol più belle? «Io mi tengo stretta questa, certo che Balbo-Fonseca formano un duo niente male, affiatato come pochi». E un altro Batistuta c'è? «No, non esiste. Di Batistuta ce n'è uno solo». Brunella Ciullini «una volta i tifosi sognavano già in estate r\m. sono i primi a evitare facili esaltazióni Il Milan è l'avversario da battere: temo soprattotto Saggio, carico di motivazioni» «una volta i tifosi sognavano già in estate \r\m. sono i primi a evitare facili esaltazióni Il Milan è l'avversario da battere: temo soprattotto Saggio, carico di motivazioni» ■y...ve. ■^^^■ii^Sià^òààìàiùxsSXtòa

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