I giudici assolvono Erika «Non è una mantide»

I giudici assolvono Erika «Non è una mantide» Bologna, condannato a 23 anni il suo fidanzato I giudici assolvono Erika «Non è una mantide» BOLOGNA. E' stata assolta, per carenza o contraddittorietà di indizi, Erika Baravelli, l'estetista bolognese di 21 anni accusata di aver istigato l'omicidio dell'ex fidanzato Loris Papini. Condannato a 23 anni di carcere, e riconosciuto sano di mente, il nuovo fidanzato della ragazza, Luca Bonazzi, 23 anni, che la sera del 25 novembre '93 ammanettò il rivale, e lo finì a pietrate dopo averlo seviziato con un coltello. Condannato per concorso nell'omicidio, (senza premeditazione), Gian Luca Guerrini, che aiutò Bonazzi a sequestrare la vittima. Assolto Cristian Landini, accusato di favoreggiamento per aver procurato la benzina, che forse non sapeva sarebbe servita a dar fuoco all'auto della vittima. Alla lettura della sentenza della Corte d'Assise, dopo 12 ore di camera di consiglio, Erika è scoppiata in un pianto liberatorio. Il suo avvocato, Roberto Bellogi, ha detto: «E' stata fatta quasi giustizia. Impugneremo perché sia fatta giustizia piena, e sia tolto ogni dubbio sulla sua innocenza». Mentre il legale e la Baravelli uscivano dal palazzo di giustizia, contro di lei è esplosa la rabbia dei parenti dell'ucciso, la madre, le sorelle, che l'hanno inseguita insultandola. I parenti hanno spiegato che considerano Erika Baravelli responsabile della morte del loro congiunto e che faranno «di tutto» per avere giustizia. Impassibile invece Bonazzi. Nella sua gabbia ha accolto senza apparenti emozioni la condanna a 23 anni (per lui il pm Franca Oliva aveva chiesto l'ergastolo, per Erika 21 anni di carcere, per Guerrini 16 e per Landini un anno e 4 mesi), pena che gli riconosce le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti, ma che esclude il giudizio di seminfermità mentale che lo stesso perito nominato dalla Corte aveva sottoscritto, [m. o.l

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