Alterazioni funzionali ovariche delle atlete

Alterazioni funzionali ovariche delle atlete Alterazioni funzionali ovariche delle atlete UN'ATTIVITÀ' sportiva molto intensa può in alcuno giovani atlete turbare il delicatissimo e sofisticato sistema neuro-ormonale che regola la funzione ovarica. Il turbamento può manifestarsi con un ritardo della pubertà e del menarca (primo flusso mestruale) quando l'attività sportiva inizia in un'età molto precoce (come accade nella ginnastica o nella danza), oppure con cicli più rari (oligomenorroa), o del tutto assenti per un periodo più o meno lungo (amenorrea secondaria), quando l'attività è svolta in un'età pili avanzata. E' un evento che si manifesta con sempre maggiore frequenza, stante anche il crescente numero di donne che si dedicano alla pratica sportiva, non solo agonistica, e in modo direttamente proporzionale alla durata e all'intensità dell'attività. Un esempio classico è quello di un gruppo di donne che percorsero 600 chilometri a piedi in 60 giorni durante una spedizione al polo Nord (1986): tutte le componenti ebbero la sospensione dei flussi e un'ipotrofia della ghiandola mammaria. La riduzione dell'impegno fisico determina un ritorno alla normalità. La disfunzione è più frequente nelle atlete che praticano attività di tipo aerobico (o di resistenza, soprattutto la corsa) a causa, secondo un'ipotesi, di una maggiore e più rapida perdita di tessuto adiposo. In effetti, il grasso corporeo ha una sua ben precisa funzione nell'equilibrio ormonale generale: è nel suo interno che avviene la conversione degli androgeni in estrogeni, che a loro volta esercitano un'influenza sul sistema ipotalamo-ipofisario. L'importanza del grasso corporeo è tale che, secondo la «criticai fat hypothesis», ne sarebbe necessaria una percentuale (almeno il 17 per cento) minima per la comparsa del menarca, e una (almeno il 22 per cento) per il mantenimento di un normale ciclo. L'«ipotesi adiposa» non è tuttavia condivisa da tutti per queste osservazioni: in alcune ragazze si è avuto un ritorno alla normalità dei flussi rallentando gli allenamenti, senza tuttavia che in esse si verificasse alcuna variazione di peso; in altre il ciclo mestruale si è sempre mantenuto regolare, pur in presenza di una percentuale di grasso estremamente bassa (addirittura intorno al 4 per cento): in altre ancora si sono manifestate alterazioni del ciclo pur in condizioni di peso normale. E' stata allora avanzata l'«ipotesi stress», situazione che sconvolge, acutamente e cronicamente, gli equilibri ormonali e si verifica facilmente nelle