Il Genoa in caduto libera, Radice rischia

Pescara campione d'inverno, Bologna e Cesena affiancano al secondo posto i liguri e il Palermo SERIE B Pescara campione d'inverno, Bologna e Cesena affiancano al secondo posto i liguri e il Palermo Il Genoa in caduto libera. Radice rischia Per i rossoblu a Andria un 4-0 senza attenuanti Solo Nappi si salva, attese le decisioni di Spinelli ANDRIA. Cadetti sempre più imprevedibili. Se il Pescara è campione d'inverno, tutte le grandi danno forfait, ma la classifica non ne risente. Cadono sonoramente Genoa e Palermo con alterne vicende, come pure la Reggiana di Ancelotti, ma nulla sembra pregiudicato. Torna in corsa l'Ancona capace di mettere sotto i ragazzi di Arcoleo, mentre Bologna e Cesena senza colpo ferire si accomodano al fianco di Genoa e Palermo II Foggia di Kolyvanov balbetta ancora in casa contro la Lucchese dimessa, restando solo al quart'ultimo posto. Fa scalpore soprattutto la figuraccia rimediata da Radice ad Andria. I pugliesi hanno firmato con un poker l'esonero del tecnico? Spinelli continua ad essere contraddittorio. Prima dà in pasto alla stampa una fiducia illimitata a Radice, poi negli spogliatoi scaglia tuoni e fulmini. La realtà è dura da digerire, il grifone in Puglia ha continuato il black-out che dura da tre giornate. Il gioco aggressivo e veloce dei ragazzi di Sonzogno ha esaltato Gasparini, vero match-winner, uno dei protagonisti di un poker che nasceva già al 3' con una bordata di Passoni, poi Masolini su rigore raddoppiava. Massara e Palumbo al debutto assoluto in Italia chiudevano il conto. E pensare che Radice era riuscito a recuperare Ruotolo, aveva schierato Nicola a irrobustire il centrocampo, ma proprio in quel settore, colpevole anche un Bortolazzi inguardabile, era l'Andria a dettare legge con un pressing asfissiante. Il gioco ideale auspicato alla vigilia da Sonzogno, che però deve dire grazie al suo Passoni, in gol dopo soli 180". Pellizzaro cerca di crossare, Galante intercetta debolmente e Passoni fa secco Spagnulo. A quel punto il grifone era stordito, tutti i programmi erano saltati. La grande squadra deve rimboccarsi le maniche, ma il Genoa sembrava non ne avesse le forze. L'unico spunto valido era di Nappi (16') che dribblava dal limite dell'area e da destra verso sinistra dava un invito ghiottissimo a Montella che mancava il disperato aggancio. Pareggio sfumato, raddoppio trovato. Fautori i due peperini Massara e Gasparini, quest'ultimo entrava in area palla al piede e Galante preso dal panico lo stendeva inesorabilmente. D'Aniello fischiava e Masolino (24') spiazzava Spagnulo dagli undici metri. Ancora la premiata ditta biancazzurra portava 6' dopo Massara a rete, ma Spagnulo in uscita disperata deviava il diagonale dell'ex pescarese. Nella ripresa la musica non cambiava anche se i liguri hanno cercato di dare un senso alle manovre offensive. L'unica nota è un gran tiro del solito Nappi, che dai 25 metri trovava un Marcon ben piazzato e pronto a parare. Pandulla (22') entrato al posto di Pellizzaro a irrobustire lo scacchiere andriese ha l'occasione del 3-0 su cross di Masolino, ma il suo colpo di testa è completamente errato. Quattro minuti e Massara pesca Gasparini sull'out, doppia finta, Francesconi è saltato, palla allo stesso Massara e Spagnulo è battuto. Sonzogno non sembra ancora appagato, lancia il suo «straniero» Palumbo, italiano cresciuto in Svizzera e trova la firma del poker. Masolino dal corner imbecca il giovanissimo attaccante che in una difesa rossoblu desolatamente immobile ha tutto il tempo di prendere la mira e far secco di testa Spagnulo. Gianluca Guido