E Costa lancia la Nuova Repubblica

E Costa lancia la Nuova Repubblica L'Unione fondata a Torino. Adesione di Veronesi, Petacco, Mathieu e Vertone E Costa lancia la Nuova Repubblica Matrimonio tra federalisti e liberaldemocratici TORINO. E «voilà», dal cappello a cilindro dell'ex ministro Costa, ecco il nuovo movimento, l'«Unione per la nuova repubblica», che nasce dal matrimonio tra federalisti e liberaldemocratici, fedele al Polo delle libertà, che vuole impegnarsi per le grandi riforme dello Stato e della pubblica amministrazione e rappresentare uno sbocco per i problemi di vita quotidiana dei cittadini. Da ieri c'è un comitato promotore, presieduto dall'onorevole Pietro Cernilo, segretario, appunto, l'ex ministro della Sanità. Costa ha riunito tutti - 30 deputati, una folta schiera di intellettuali, amministratori e militanti sotto la Mole, nei saloni di Torino-Esposizioni al Valentmo. Complessivamente un migliaio di persone, tra le quali il capogruppo dei federalisti-liberaldemocratici, Lantella, l'Associazione per le libertà che raggruppa numerosi intellettuali e studiosi: dall'oncologo Umberto Veronesi allo storico Arrigo Petacco, dal filosofo Vittorio Mathieu all'ex rettore dell'Università di Pavia, Antonio Fornati, dai giuristi Giuseppe Valditara e Paolo Ungari ai giornalisti Saverio Vertone e Mario Cervi. Nella relazione, Costa ha parlato di «delicato momento politico». E ha precisato: «Il nuovo governo, si dice, potrebbe nascere dall'accordo per una fase costituente. Non vorremmo, però, che questo fosse l'alibi per dare un governicchio e allontanare le elezioni. Il Presidente della Repubblica stia attento a che non ci siano ammic¬ camenti e furbizie per gestire la minestra quotidiana». Presidenzialismo e riforma in senso federale dello Stato: questi gli obiettivi politici dell'«Unione», con una legge elettorale che, per Costa, può restare quella che è, perché «sufficiente per consentire a mio dei poh di vincere». Il movimento sarà, comunque, inserito nel centro-destra, ma «con autonomia e dignità». Un polo degli onesti, «un centro-destra einaudiano». Che difende, per esempio, il Presidente della Repubblica, e, come ha detto Costa, non approva l'iniziativa di Pannella contro Scalfaro. Fra gli impegni immediati dell'Unione, l'ex ministro indica la «battaglia contro stipendiopoli», contro la giungla degli stipendi pubblici, e la costituzione del tribunale per i diritti del cittadino. Tra gli appuntamenti, un'altra assemblea a febbraio a Milano, alla quale «ci sarà anche l'ex ministro Tremoliti». [g. san.] L'ex ministro Raffaele Costa segretario dell'Unione per la nuova Repubblica

Luoghi citati: Milano, Torino