«Siamo assediati dall'informaiione» di Giovanni Giovannini

«Siamo assediati dalPinformaiione» A Roma convegno dell'Ansa sulla comunicazione. Giovannini: più attenzione dai politici «Siamo assediati dalPinformaiione» La sfida dei «nuovi media» a giornali, radio e televisione LE NOTIZIE DEL FUTURO CROMA HARLES Hoff, responsabile della Cnn in Europa (Londra), corre tutto il giorno sull'«autostrada dell'informazione». Attraverso il piccolo schermo del computer che ha sulla scrivania è in contatto permanente con la sede centrale, segue il programma della Cnn e magari quello della concorrenza, ha una «finestra» aperta sul nuovo servizio elettronico Cnn on-line, riceve la sua email... «La verità è che non riesco a concentrarmi su nulla», ha confessato ieri nel suo intervento al convegno internazionale dell'Ansa sul futuro dell'informazione. Si parla di «autostrade», cablature, collegamenti elettronici; l'industria mondiale dell'informazione investe migliaia di miliardi per escogitare nuovi modi di distribuire notizie. Ma il messaggio emerso ieri al convegno - era presente anche Scalfaro - è che il futuro dei media dipenderà in larga parte da problemi di «digestione». E cioè: quanta e che tipo di informazione l'utente potrà (vorrà?) assorbire. Al contrario di quanto i guru del multimediale vanno annunciando, il mondo dell'informazione nel prossimo futuro continuerà ad essere dominato dai media tradizionali, a cominciare dal vecchio quotidiano. E' vero, riconosce Giovanni Giovannini, presidente della Fieg, che la tiratura dei giornali è in calo ovunque. Ma non siamo ancora «ai funerali di Gutenberg». E parafrasando l'Associazione degli editori americani aggiunge: «Siamo imprese di comunicazione e non vediamo perché non dobbiamo essere noi a produrre comunicazione proprio all'inizio di un'era che sempre più viene definita "della comunicazione". Secondo Giovannini, però, il mondo dell' informazione necessita di piti impegno da parte della classe politica: «In Italia - ha detto - manca una qualsiasi attenzione dei pubblici poteri, una qualsiasi politica per consentire loro condizioni di sopravvivenza. Parlo di Iva o di tariffe o dell'incredibile vicenda del sempre promesso e mai attuato esperimento di liberalizzazione delle vendite». Una svolta necessaria, in un'epoca di grandi trasformazioni. Anche se, ha aggiunto Michael Bloomborg, fondatore e proprietario dell'omonima agenzia di stampa finanziaria, «alla fine di tutta questa rivoluzione scopriremo che il quotidiano rimane pur sempre la nostra fonte primaria d'informazione. Per tre motivi: possiamo scegliere le notizie da leggere, possiamo portare il giornale con noi, e ci capita anche di leggere cose che magari non pensavamo ci potessero interessare». I giornali continueranno ad esistere, assicura Bloombcrg, «fino a quando non sarà inventato uno strumento che abbia queste stesse qualità». Umberto Cuttica, presidente dell'Ansa, si è chiesto se con l'arrivo dell'informazione on line, con Internet, ci troviamo por la prima volta davanti ad un media «che rischia di essere sostitutivo» dogli altri. La risposta, a sentire gli interventi di ieri, è che Internet continuerà a crescere ma che l'informazione di domani sarà ancora dominata dalla vecchia triade: quotidiani, radio, tv. [a. d. r,] Giovanni Giovannini

Persone citate: Giovanni Giovannini, Giovannini, Gutenberg, Hoff, Michael Bloomborg, Scalfaro, Umberto Cuttica

Luoghi citati: Europa, Italia, Londra, Roma