L'ultima guerra di Schwarzkopf

Clinton avrebbe scelto per l'incarico il generale che sconfìsse Saddam Hussein NARCOTRAFFICO 55 wmm. : ..■ Clinton avrebbe scelto per l'incarico il generale che sconfìsse Saddam Hussein L'ultima guerra di Schwarzkopf Voci in America: sarà il nuovo «zar antidroga » NEW YORK NOSTRO SERVIZIO Dalla Guerra del Goifo alla guerra contro il narcotraffico: se la notizia pubblicata ieri dal «Daily News» è vera, il prossimo «zar della droga» americano sarà nientemeno che Norman Schwarzkopf, il generale del «Desert Storni» che se non fosse stato fermato da Bush sarebbe arrivato a Baghdad. Clinton, secondo il giornale di New York (che tuttavia precisa di non essere in grado di dire quanto fondamento abbia la voce raccolta a Washington), sarebbe pronto a nominarlo al posto dell'attuale «zar», Lee Brown, non tanto purché lui in quel ruolo si sia comportato male quanto perché avrebbe il «carisma» ncessario per indurre i giornali a parlare dei suoi successi che pure ci sono stati. Si tratterebbe insomma di un problema di «immagine», nel quale «Schwarzy», detto anche «Storming Norman», chiaramente non ha rivali. Lui, come si sa, è in pensione da un po'. Quando abbandonò il servizio attivo fu lungamente corteggialo da democratici e repubblicani perché accettasse la candidatura al Senato o alla Camera. La sua popolarità era al massimo, l'elezione era praticamente garantita e la sua vittoria avrebbe giovalo anche al partito die fosse riuscito a metterlo nella propria lista. Lui per un po' sembro leniate, ma poi decise di non farne niente per dedicarsi alla scrittura delle sue memorie. Quel libro è poi uscito, ma nel frattempo varie cose erano cambiale. La «febbre della vittoria» era alquanto calata, perfino a Bush non era servita per la rielezione e il libro di «Schwarzy» non fu precisamente un «besl seller», nonostante ci fosse il racconto di prima mano della disputa che a suo tempo lui aveva avuto con Bush medesimo e con Colin Powel), allora capo di stato maggiore, sulla quale tutti si erano appassionati. Schwarzkopf, come forse si ricorderà, voleva usare nei confronti dell'esercito iracheno la «formula Anni- baie», che consiste nel distruggere completamente le forze rimaste al nemico anche se ormai non sono più in grado di nuocere, ma Bush e Powell glielo impedirono. Propose allora di marciare su Baghdad in modo da catturare Saddam o comunque scalzarlo dal potere, ma a Bush la prospettiva di trasformare la guerra di liberazione dell'invaso Kuwait in una guerra di conquista dell'Iraq non piacque per niente e - seppure con difficoltà - convinse il focoso «Schwarzy» a darsi una calmata. Le sue dimissioni vennero poco dopo, ma non per i contrasti avuti, disse. Aveva semplicemente raggiunto i limiti di età. Per un po' fece «l'eroe a riposo», entrò nel giro delle conferenze e se ne andò per tutto il Paese a raccontare nei vari «Country Club» le sue gesta nel deserto. La gente, per andare a sentirlo, pagava fino a 200 dollari, e per partecipare a qualche banchetto in cui lui era l'ospite d'onore (quindi con la possibilità perfino di stringergli la mano) pagava fino a 1000 dollari per una minestrina e un quarto di pollo di plastica. Poi anche quella febbre se ne andò e di Norman Schwarzkopf non si senti più parlare. Ogni tanto veniva segnalato in Florida a giocare a golf e se qualcuno lo avvicinava continuava a ripetere di non avere nessuna ambizione politica. Se la prospettiva di scendere in guerra contro la droga gli ha fatto davvero cambiare idea, lo si vedrà presto. Franco Pantarelii Il generale Schwarzkopf

Luoghi citati: America, Baghdad, Florida, Iraq, Kuwait, New York, Washington