«Con Rabin abbiamo sbagliato mi dimetto»

Nuove rivelazioni sull'agguato all'«ingegner Morte»: un miliardo e mezzo all'uomo che l'ha tradito ISRAELE Nuove rivelazioni sull'agguato all'«ingegner Morte»: un miliardo e mezzo all'uomo che l'ha tradito «Con Robin abbiamo sbagliato, mi dimetto» // capo degli 007 non aspetta le conclusioni dell'inchiesta TEL AVIV NOSTRO SERVIZIO Terremoto nello Shin Bet, il servizio di sicurezza interno israeliano. Due mesi dopo il fallimento più amaro - l'uccisione del premier Yitzhak Rabin nel centro di Tel Aviv- e tre giorni dopo la conclusione di una brillante operazione la eliminazione a Gaza di Yihia Ayash, il terrorista islamico più ricercato da Israele - il capo dello Shin Hot se ne va. «Lei è una persona capace, onesta e senza macchia. Accetto le sue dimissioni con prò!ondo rammarico» gli ha detto ieri il premier Shimon Peres. Il suo successore sarà scelto entro tre mesi. Fra i nomi fatti di recente figurano quelli di generali della riserva iDany Yatom, Matan Vilnay, Uri Saguy, Amy Ayalon, Yitzhak Mordechai) destinati pero a suscitare resistenze nello Shin Bet, che preferisce essere guidato da una persona cresciuta nelle sue file. Secondo radio Gerusalemme Peres è inclinato a scegliere, per la prima volta nella storia dello Shin Bet, un candidato esterno. Il capo dello Shin Bet - indicato con l'iniziale ebraica del suo nomi!, «Kàf» - aveva offerto le sue dimissioni all'indomani dell'assassinio di Rabin, ma Peres le aveva respinte ricordandogli che lo Stato ebraico era tuttora impegnato in una lotta mollale col terrorismo. In teoria «Kàf» non aveva molto da temere perché era stato fra i primi in Israele ad additare i pericoli eversivi degli estremisti religiosi di destra fra cui agiva appun- to Igal Amir, l'assassino di Rabin. In seguito però «Kàf» - che era stato nominato capo dello Shin Bet solo nel marzo scorso - ha maturato l'impressione che le sue giustificazioni non fossero accolte dalla Commissione. «Il Servizio - ha scritto ieri "Kàf" nella lettera di dimissioni ha imboccato la giusta rotta, si è ripreso, è in grado di svolgere la sua missione»: parole che sono state subito interpretate come un riconoscimento del ruolo - non ammesso ufficialmente - dello Shin Bet nell'uccisione di Ayash. «Kàf» lascia il posto a testa alta, con il petto in fuori. La eliminazione di Ayash è stata spettacolare sotto tutti i punti di vista: per aver fatto impugnare al più grande esperto di ordigni nella regione un telefono cellulare (lo 050-507497) nella cui batteria era celato un micidiale ordigno da 50 grammi e per averlo fatto esplodere con un impulso emanato da un elicottero che volteggiava sul villaggio palestinese di Beit Lahya nel preciso momento in cui Ayash aveva deciso di farsi un doccia ed era in attesa di una telefonata del padre. Ancora più spettacolare era stato far avvicinare il ricercato n. 1, l'ingegnere Ayash, da un collaborazionista dei servizi segreti israeliani identificato da Hamas come Kamel Hammed, un imprenditore edile che avrebbe ricevuto in compenso una valigetta con un milione di dollari. La terza moglie di Hammed (padre di 18 figli) ha negato veementemente le accuse. L'attentato ad Ayash è stato accolto in Israele con grande soddisfazione. Ma ieri il quotidiano Yediot Ahronot ha accusato lo Shin Bet di aver fatto giungere la notizia a radio Gerusalemme «per farsi relazioni pubbliche». Mentre il giornale giungeva in edicola, «Kàf» era già da Peres per confermargli la decisione definitiva di andarsene. Aido Baquis

Luoghi citati: Gaza, Gerusalemme, Hamas, Israele, Tel Aviv